la FINE di UN'ERA
e l'inizio di un'altra
i bit e i byte possono dire delle cose,
forse trasmetterci un messaggio, ma forse il
messaggio non e' tutto lì.
Ormai lo sappiamo
il DAC QUANTICO implementa:
TRASFORMATORI di SEGNALE A RISONANZA
QUANTICA - 18 Km di filo cadauno
Filtro post DAC a TRASFORMATORI - nessuna
resistenza o condensatore utilizzato.
se
pensate che un condensatore (corrente
dielettrica - il suono dipende dal
dielettrico) - possa funzionare come un
trasformatore (rame conduttore
perfetto - suono libero - nucleo
ferromagnetico - conduttore di
elettromagnetismo, la nostra natura) siete fuori strada. I
transienti sono completamente diversi anche
se l'azione del filtro e' la stessa. Se non
ci credete ed avete un filtro a
condensatori da qualche parte nel vs.
stereo, sostituite i condensatori con
altri piu' scalerci e vedrete da voi
dove finisce il vostro suono.
Nessun elemento attivo -
Nessun elemento passivo oltre i
trasformatori QUANTICI (lato analogico
dall'uscita del CHIP DAC)
POST ACCELERATORE a DELTA (solo
per SALA AUDIO Royal Device)
SCHEMA A BLOCCHI
La risposta dei TRASFORMATORI Quantici a
risonanza FISICA controllata:
notare la sintonizzazione del NOTCH a 192
KHz per eliminare il residuo del rumore
prodotto da DAC ed il tipo di caduta dopo i
96 KHz.
FIG 1 -
CONFIGURAZIONE 1: Risposta a - 3 dB: 15 Hz - 67,5 KHz
(visualizzata solo da 10 KHz in su)
La risonanza FISICA e' controllabile e
volendo e' possibile anche scegliere una
pendenza diversa a secondo della velocita'
di campionamento automatica su cui si
sincronizza il DAC.
La RISONANZA QUANTICA verso il CAMPO UNICO rimane inalterata.
La risposta aumenta di nuovo dopo la
frequenza di notch (da 200KHz in poi),
in modo da fare entrare in risonanza i
trasformatori QUANTICI verso il segnale
digitale trattato dal POST ACCELERATORE a
DELTA (reazione fisica POSITIVA, RISONANZA
QUANTICA PARALLELO tra dominio ANALOGICO -
DIGITALE e CAMPO UNICO).
Nella foto sucessiva (Fig. 2), il diverso intervento del
filtro a trasformatore, che porta anche ad una risposta in frequenza
leggermente diversa a - 3 dB: 15 Hz - 52 KHz
(a sinistra) a confronto con quella di FIg.
1, mentre a destra la risposta
del trasformatore del DAC VERO ASSOLUTO.
Attenzione:
Le risposte sono sostanzialmente lineari
entrambe fino a 40 KHz, i trasformatori
(del DAC QUANTICO e del DAC VERO
ASSOLUTO) hanno le stesse caratteristiche
elettriche (rapporti di trasformazione,
impedenze di ingresso ed uscita,
caricano lo stesso chip DAC, hanno lo
stesso carico di uscita, gli stessi
cablaggi, ecc..) ma suonano
sostanzialmente DIVERSI anche perche'
quello costruito per il DAC QUANTICO e' un
TRASFORMATORE con caratteristiche "NON
FISICHE" e "STRUTTURALI" ben diverse.
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FIG.2 - DAC QUANTICO - config 1 e config 2 |
FIG.3 - TRAFO di USCITA del DAC VERO/ BI-AMP ed ASSOLUTO |
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ahh dimenticavo.. ma voi pensate che i
trasformatori quantici io li utilizzi come
dalle misure sopraesposte.....??? no dai...
vi sto prendendo in giro? forse sì, ma forse
no. Quelle sono 2 risposte FISICHE
ottenibili dal TRASFORMATORE QUANTICO, ma ho
preferito farlo funzionare in modo diverso,
di cui trovate la risposta FISICA in FIG.4.
Ricordo ai meno esperti, che in un
convertitore esiste sempre un filtro
analogico ad alta pendenza, di solito
ottenuto con ciofeche di operazionali
controreazionati, che tutto hanno meno che
riprodurre suono, se poi ci mettono pure le
valvole....... In questo caso invece il
trasformatore e' progettato ANCHE a questo
scopo (fa tutto lui). La stessa filosofia e'
stata gia' implementata anche sul DAC
VERO/ BI-AMP ed ASSOLUTO in modo
praticamente identico (vedi sopra, ma anche
di nuovo qui sotto).
Risposte sostanzialmente lineari
entrambi fino a 40 KHz (il trasformatore
del DAC QUANTICO in questo caso e' stato
modificato come da grafico FIG.4- la risposta
e' piu' estesa, ma non e' quello che fa
la differenza sul suono. Gia' con la
risposta dell'impostazione precedente a
fig. 2 la differenza di suono era
sostanziale), ripeto, i trasformatori
hanno le stesse caratteristiche
elettriche (rapporti di trasformazione,
impedenze di ingresso ed uscita,
caricano lo stesso chip DAC, hanno lo
stesso carico di uscita, gli stessi
cablaggi, ecc..) ma suonano
sostanzialmente DIVERSI.
Non e' certo la risposta in frequenza a
fare la differenza. Non ci sono mica
tutti i guru che dicono che l'orecchio
al massimo arriva fino a 20 KHz???
(quelli buoni di orecchi). Facciamo finta di
crederci. MA PER GLI SCETTICI, per i
progettisti incalliti che guardano le
misure, per i misuroni, per gli
ingegneri fermi all'anno della immaturita' universitaria..... potrei
anche aggiungere che se prendiamo 2
coppie di trasformatori del DAC VERO
ASSOLUTO, una coppia impregnata ed una a
vista, siete convinti che dovrebbero
suonare nello stesso modo? EBBENE NO!!!
quindi a fare suonare meglio il
trasformatore non sono
SOLO
le
caratteristiche elettriche che rimangono
esattamente tali e quali (nell'esempio
addirittura IDENTICHE), e allora? E
allora, pazientate e lo saprete quando
vi parlero' di cosa fa la corrente fuori
dalle autostrade dei fili di rame che
viene FRENATA da uno STABILIZZATORE
QUANTICO (ve lo faro' vedere) che la
corrente nemmeno la sfiora. Al CERN non
sanno neppure di cosa si stia parlando
qui. Loro guardano una particella per
volta. Figuriamoci cosa possono capire
....
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FIG. 4 - DAC QUANTICO - configurazione
scelta |
FIG. 5 - TRAFO di USCITA del DAC VERO/ BI-AMP ed ASSOLUTO |
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voi che ne dite?
Risposta a - 1 dB: 19 Hz - 85 KHz - notch a 195 KHz e banda passante da 300 KHz
a 10 MHz a - 15 dB (circa). 4,5 Veff
in uscita per il massimo adattamento per 1 o
2 AMPLIFICATORI "QUANTICO" ma anche VERO
ASSOLUTO
Non male, un bel compito per l'esame di
maturita' fisico/quantistica (parlo della
risposta del trafo in FIG. 4). Almeno la
parte fisica e' salvaguardata (per quel che
serve)
Qualcuno probabilmente pensera' che le 2
risposte (FIG. 4 e FIG.5) sono troppo
differenti (pur essendo la differenza solo
da 40 KHz in su), per poter accettarne il confronto. A
questo proposito devo dire che nella
costruzione del DAC VERO / ASSOLUTO feci ben
3 prototipi di TRASFORMATORI che poi provai.
Qui sotto ne vedete le risposte, ma
nonostante tutto, nessuno di questi e'
all'altezza del TRASFORMATORE QUANTICO
implementato nel DAC QUANTICO.
Effettivamente non e' la risposta in
frequenza a fare la differenza (queste
credenze le lasciamo agli ingegneri audio,
che misurano tutto), ma altre cose che
rendono il TRASFORMATORE la MACCHINA
QUANTICA per ANTONOMASIA. E' chiaro che sono
altre le "considerazioni" che cambiano i
risultati finali (confortate da altre
sperimentazioni come quella dello
stabilizzatore quantico - che saprete piu'
avanti su
altra pagina).
Quelli
che si basano sulle misure
(vedi p.e quelle
dell'acceleratore adimensionale), moriranno nel
continuare a non comprendere. Fatevene
una ragione, state buttando la vostra vita
in stupidaggini pressoche' inutili. AUGURI
!!! se continuate così, non vedrete mai
scomparire le pareti
ed il soffitto mentre ascoltate
musica, ma continuerete a dire: c'e'
qualcosa che non va
FIG. 6 - TRASFORMATORI di USCITA del DAC
VERO ASSOLUTO
(a confronto con un altro in prova)
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FIG. 7 - DUE diversi TRASFORMATORI di USCITA del DAC
VERO ASSOLUTO in prova
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FIG. 8 - la risposta del DAC QUANTICO
(sinistra) comparata con FIG.9 altri
trasformatori in prova, ma dalle
caratteristiche "NORMALI" (destra)
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La vista parziale da sopra di un
trasformatore QUANTICO - i trasformatori
sono sospesi su un "letto morbido"
La vista da sopra di un trasformatore
QUANTICO
L'elettronica conosciuta prende in
considerazione la corrente come "dato fisico
incanalabile" senza considerare dove viene
incanalato (argento, rame, oro o nickel non
ha importanza e ne rileva solo la QUANTITA',
non certo la QUALITA'
-
click per capire il
concetto che non ha mai spiegato
nessuno). La fisica
quantistica prende in considerazione
l'eccitazione delle particelle. Una cosa
oggi e' sicura: a parita' di tipo di nucleo
e di materiali utilizzati (rame p.e.) e'
possibile interagire di piu' o di meno con
il CAMPO UNICO attraverso il FLUSSO
ELETTRONICO STESSO. Piu' esso e' ampio e
SPAZIALIZZATO e piu' l'interazione e'
grande, e piu' la distorsione
dell'INFORMAZIONE diminuisce (viene
RIPRISTINATA). Per aumentare queste
peculiarita' le bobine ed i trasformatori
vanno pensati non piu' in modo SOLO FISICO,
ma QUANTISTICO. Da qui la realizzazione di
questo trasformatore che, attraverso i suoi
18 chilometri di filo e con una struttura
del rame, dei nuclei e di conseguenza dei
FLUSSI ELETTRONICI "NON INCANALATI"
interviene a NON FRENARE, ma ad ACCELERARE
la RISONANZA QUANTICA del SISTEMA. La
differenza verso un trasformatore standard (a parita'
di caratteristiche fisiche identiche - rame,
tipo di nucleo, resistenza interna,
induttanza, rapporti di trasformazione,
impedenze di carico, schermi ecc.
basta togliere lo schermo esterno, se non vi
entra il 50 Hz, per capire, perche'
utilizzo il vetro smorzandolo dalle
vibrazioni) e' come minimo STRAVOLGENTE
e NON CREDIBILE. Chi pensava che bastasse un
trasformatore, be' penso che oggi debba come
minimo rimettere in discussione tutte le
teorie basate sulla FISICA della QUANTITA' e
non della QUALITA'. Sullo stesso principio
si basano anche i trasformatori dell'AMPLIFICATORE
QUANTICO, il
RESPIRO ETERNO ed
altre cosette. Questa cosa, che
la gente ci creda o no, avviene anche nel
dominio digitale (vedi connessioni SPD-IF
ottiche che NON INTERFERISCONO con il CAMPO
UNICO, mentre in rame lo ECCITANO
(fotoni ed elettroni, non sono la stessa
cosa).
Si puo' fare di meglio? Cerrrrrrrrto, ma i miei
studi si fermeranno qui, al DAC QUANTICO.
ora tutto e' compiuto. E come dice qualcuno
per l'ACCELERATORE
ADIMENSIONALE:
le pareti e il tetto
della stanza sembrano disintegrarsi, puff!
Spariti!
cio' che importa e' che cio' che esce dal
DAC QUANTICO non e' umanamente possibile o
credibile. Io so di cosa parlo, molti di voi, purtroppo
no.
Magari mi faro' un regalino finale, che
spero non fomenti invidia a chi questo
futuro oggetto (parlo del mio regalino) non avra' la possibilita' di
averlo.
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