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dal
17-1-2013 |
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r
From: Simone BAsili
To: roberto delle curti
Sent: Saturday, April 20, 2013
8:33 PM
Subject: conoscenza ed
inadeguatezza
Salve
sig. Roberto Delle Curti, sono
Simone Basili di Massignano
che le ha telefonato venerdì 19
aprile intorno alle 11.00 di
mattina, spero ricorderà.
Per
telefono le ho un pò anticipato il
motivo, la finale esortazione che ho
sentito forte prima di trovare il
coraggio di telefonarle, ma mi
permetta di iniziare la mia mail
partendo da più indietro, questo
perché, in effetti, da quando ho
iniziato a leggerla fino a quando
l’ho chiamata, ho partorito molti
discorsi che mi preparavo di volta
in volta perché per dirla con le sue
parole:“ sentire la voce, misurare
le pause, capire l’educazione…” ;
era chiaro dalle sue mail che il
telefono lei lo usasse come un
filtro ed in pochi attimi si doveva
sostenere una specie di esame. Per
questo infatti ogni volta che
pensavo di telefonarle mi accorgevo
che avevo letto troppo poco, e molto
ancora c’era da comprendere per
arrivare, forse, ad essere
sintonizzato sulla sua stessa
frequenza. Poi capitava (capita
ancora) che sul suo sito più si
legge e più si vuole leggere e
quindi rimandavo la telefonata.
Pensi
che sento così forte il richiamo di
leggere le sue parole e pensieri e
scoperte e coerenze e sembra anche
che mi faccia così tanto bene, che
ho anche pensato di mandarle per
posta una lettera un pò maleducata
come fece un tale audiofilo che le
chiedeva ardentemente lo 007
bilanciato, a lui ha risposto così
lungamente mi dicevo, che sarei
onorato di ricevere da lui, di
rimando una lettera così!
Ha
prevalso il buonsenso per mia
fortuna, quindi eccomi: ... cut
Il mio
primo approccio con la musica è
stato con un riproduttore di
cassette RCA Baby 8 così:
Questo
però è nuovo e lo conservo con
alcune cassette per farlo vedere ai
miei figli quando saranno grandi. Il
mio di allora, avevo 8/9 anni, lo
smontai perché quando cantava
sentivo le vibrazioni
dell’altoparlante, ma la cassetta da
sola non suonava, quindi volevo
vedere dove nasceva la musica. Lo
aprii, lo smontai a pezzetti senza
capirci alcunché poi tenni
l’altoparlante per assemblare il mio
primo impianto, sul comodino,
utilizzando un trasformatore, una
autoradio mangianastri, una scatola
di scarpe e per antenna…beh mia
mamma non trovò più il filo per
stendere il bucato.
In
quegli stessi anni, avvertivo spesso
delle sensazioni particolari che
definivo strane, dei dejà vù senza
però conoscerne ancora il
significato né l’esistenza,
presentimenti oserei dire ora: da
piccolo sa, me ne sono sentito
schiavo e nella paura di non poterli
padroneggiare o gestire, consapevole
di essere di fronte a qualcosa più
grande di me, decisi una domenica di
ignorarli nel futuro e l'ho fatto
sempre, finché alcuni anni fa ho
iniziato a notare che loro in realtà
non mi hanno abbandonato mai,
semplicemente io, che avevo deciso
di non volerne sapere più niente,
non me ne curavo più. A 15 anni
facevo suonare i miei primi dischi
nel buio della stanza con le
tapparelle abbassate e la porta
rigorosamente chiusa dal dentro,
restavo ore ed ore ad ascoltare le
emozioni salirmi sulla schiena e
arrivarmi al cuore e benché ciò
avvenisse, “sentivo mi mancava
qualcosa”. Dall’adolescenza in poi
ho fatto del raziocinio la mia
ragione di vita, per esorcizzare il
ritorno delle mie “sensazioni”
descritte più sopra. Altro che San
Tommaso, per me era vero solo ciò
che si toccava con mano e che si
comprava con i soldi; 2 + 2 faceva
su questo mondo sempre 4 e siccome
altri mondi non se ne vedevano, solo
4 era la meta degna di essere
raggiunta.
Però,
c’è un però, avevo 2 frasi
ricorrenti sempre in bocca, una era:
“non può essere solo questo tutto il
mondo che c’è”, come a sottolineare
che un’altra dimensione o più piani
d’azione (piani intesi come livelli
uno sull’altro) c’erano o per lo
meno “sentivo” che dovevano esserci;
e la seconda era che “le coincidenze
non esistono” per intendere che
sovente “sentivo” tirare i fili
dall’alto, la guida, il calore, la
luce. Ma ero oramai troppo scettico,
troppa fame e violenze e nefandezze
anche in ambienti religiosi mi
avevano completamente persuaso del
fatto che la Chiesa era una cinica
multinazionale con troppi soldi e
troppi morti sulle spalle, ed un DIO
non c’era, e che non potevano essere
divini i suoi fantomatici piani che
includevano brutture simili. Poi da
quasi adulto quale già ero un paio
d’anni fa, le cose iniziarono a
sembrarmi diverse, mi accorgevo che
certe forme di pre-informazione mi
arrivavano ancora. Ora però certi
“presagi“ non li riconoscevo più
così precisamente come allora; di
certe scelte che mi venivano
consigliate di fare o di non fare
non ne distinguevo l’origine quindi
restavo dibattuto nell’ambiguità che
si trattasse di raziocinio o
“messaggi”. Così tanto per
concludere adesso era peggio, perché
da adulto quale ero, quel coraggio
che avevo allora di credere a ciò
che non si vedeva, non ce l'avevo
più o non me la sentivo, inoltre ora
da adulto quando capivo che ci avevo
preso mi ci sentivo pure peggio. E
tutto questo marasma emozionale mi
segnava e molto anche perché
ovviamente se prendevo una decisione
sbagliata ed erano in gioco affetti,
amicizie, problemi economici,
consigli per amici o decisioni
familiari, poi mi dispiaceva.
A
novembre 2011 la svolta.
Non mi
è capitato niente di trascendentale
né in quella data ho compiuto o
assistito a qualcosa di anormale,
semplicemente nel periodo della mia
vita in cui ero più impegnato al
lavoro, più impegnato in famiglia,
più impegnato coi rapporti amicali,
semplicemente tutto mi stava
scappando dalle mani. Oramai dormivo
poco, tanti e tali erano i compiti
che provavo a svolgere, ma
nonostante le mie tante ore profuse
al lavoro, con il socio a provare di
salvare l’attività; tutte le
restanti ore impiegate a parlare,
giocare, mettere a letto i nostri
figli, e poi decidere con mia moglie
circa l’istruzione, le compagnie,
gli impegni del fine settimana;
nonostante la disponibilità che
concedevo agli amici perché
lavorando io a turni alternati
settimanali riuscivo ancora ad avere
un po’ di tempo per aiutarne
qualcuno; beh nonostante ciò, tutto
mi stava andando alle ortiche!
Un
giorno, in cui la disperazione era
massima e credevo davvero che un
qualche emissario della banca
sarebbe potuto venire a bussarci
alla porta chiedendoci la casa
indietro, quel giorno pensai:
continuo a sostenere “Dio non
esiste” eppure ogni volta che
qualcosa mi va storta esclamo
“perché Dio proprio a me” e mi ci
ritengo coerente pure?!?!
(oggi
direi che ha ragione lei sig. Delle
Curti, la Coerenza risolve tutto, è
fondamentale su questa terra!)
Ecco,
così avvenne, semplicemente quella
razionalità, che tanto mi aveva
allontanato dalla Fede, un bel
giorno, quel bel giorno, prendendomi
per mano mi ci riportò; fronte a
lei, alla forza della Fede in
Cristo, la Madonna ed il Dio
creatore, rendendomi conto del tanto
tempo perso, delle occasioni tanto
forzate e poi miseramente scadute,
piansi…e ricominciai a pregare. Mia
moglie fu fondamentale per questo
mio travaglio ed anche lei si sentì
pronta per tornare in Cristo.
Certo
all’inizio la mia fede vacillava un
po’, non mi sentivo pronto a credere
subito a tutto, allora una notte
andando sotto la doccia con un
dubbio importante nella testa chiesi
alla Madonna di farmi trovare la
luce accesa nel corridoio qualora la
mia interpretazione fosse stata
giusta. Feci la doccia, dissi le mie
preghiere prima di coricarmi ed
uscendo dal bagno, nel buio della
casa la coda dell’occhio non poté
non notare che di là nel corridoio
c’era La Luce accesa. Oggi mia
moglie ed io facciamo dire il Padre
Nostro anche al nostro figlio più
grande che ha 8 anni, per il secondo
di 3 dovremo aspettare. Frequentiamo
un gruppo di preghiera conosciuto in
un modo così rocambolesco che può
solo avere del divino, che si chiama
“Ama il prossimo tuo come te stesso”
dove oltre a sentirci bene nella
preghiera collettiva, condividiamo i
segni divini che ognuno nella sua
vita riceve, e ce ne sono, lei lo
sa. Sovente anche le forze del male
fanno la loro comparsa ai nostri
incontri domenicali, ma la fede nel
cuore ed il Padre Nostro sulla bocca
sono un rimedio universale per
tutto.
Da
quel lontano novembre tante cose
sono cambiate, e piano piano ho
iniziato ad avvertire la Risonanza
Universale di cui lei parla.
Per
essere concreto vorrei citarle
alcuni fatti realmente accaduti: ...
cut
Queste
sono le “macro” che più ricordo, poi
ci sono le micro che sono quasi
giornaliere, coincidenze che non lo
sono, inviti a stare nel bene e nel
giusto.
Ha
ragione lei, quando scrive che i
nostri occhi non sono oramai più in
grado di vedere la verità delle
cose, (per noi la morte è sempre un
fatto brutto, come scrive lei) e
dobbiamo sforzarci di cercare la
connessione con il tutto, che è
questa energia adimensionale, che è
Dio, l’eternità, credo.
E
così, gira gira, alla fine, sono
arrivato al punto che più mi duole,
la mia inadeguatezza agli eventi che
“vedo”.
Le ho
già scritto che cerco di stare molto
vicino ad un amico in ospedale.
Egli
secondo i medici ha oramai esaurito
le proprie risorse, un passato
recente da dipendente dalla droga,
una riabilitazione alla vita
normale, agli affetti, al lavoro,
completa ma troppo breve, e poi una
profonda ricaduta nell’alcool, che
in 6 mesi lo ha trascinato
all’ospedale, anzi in ospedale ce
l’ho trascinato dato che lui oramai
a casa viveva quasi da agonizzante
senza possibilità alcuna di riuscire
a fare diversamente. Sabato notte
passato, appena terminato il mio
lavoro, sono andato a dormire giù in
ospedale vicino a lui, la mattina
abbiamo fatto colazione insieme, gli
ho tenuto la flebo mentre si lavava,
poi mi ha passato un asciugamano
pulito quando mi sono lavato io.
L’ho accompagnato a fumare e abbiamo
scherzato come scioccamente si fa
con gli amici di una vita.
Però,
ero li anche quando i farmaci
l’hanno stranito al punto da
strapparsi via l’ago con conseguente
principio di emorragia, ero lì
quando maltrattava i familiari
perché a suo dire troppo appiccicosi
quando non serve e troppo assenti
quando necessari, ero lì quando è
sceso in strada con le ciabatte ed
il pigiama a cercare “da bere” in
giro per la città, ero li quando
malediva l’Onnipotente di tenerlo
ancora in quel letto, né vivo né
morto. Stanotte ci torno da
"Adalgiso...", come altre notti ho
fatto, e come ho fatto quasi tutti i
giorni finora.
Ma a
tutto ciò mi sento inadeguato.
Se poi
penso anche che lo so, io, che
morirà, perché l’ho già pianto
defunto lunedì scorso perché così
l’ho “visto”; e perché oramai per
lui prego solo affinché abbia un
felice ricongiungimento col regno
dei cieli perché dopo ciò che ho
“visto” non oso chiedere di più.
Quindi
mi chiedo se è necessario che
"Adalgiso...." alieni così la sua
esistenza, e quale lezione debba io
imparare nel fargli compagnia, visto
che nessun altro amico lo fa. Gli
altri amici lo ritengono poco
meritevole di conforto perché
secondo loro se l’è cercate, ed io a
forza di insistere con tutti, ho
rimediato per lui solo poche fugaci
visite.
Perché
le ho voluto scrivere? Credo io
abbia sentito questa necessità per
confermarmi di non essere uno
svalvolato. Capirà, fino a poco
tempo fa mi consideravo più ateo che
agnostico, quindi ho ancora bisogno
di rafforzare di tanto in tanto il
mio credo, ma non cerco miracoli da
osservare o analizzare (io ho avuto
La Luce accesa! cosa di più!) ma mi
faranno piacere, così come me ne ha
fatto leggerla finora sig. Delle
Curti, e tanto mi saranno utili, le
parole di una persona più
“sintonizzata di me”. D'altronde se
ho "sentito" il suo richiamo
qualcuno il perchè lo deve sapere.
Grazie
sig. Delle Curti di avermi letto fin
qui, le sarò sembrato eccessivamente
prolisso ma come lei insegna, certi
argomenti, a parlarne, scivolano con
scioltezza, e poi, ho ancora nella
mente le sue bellissime parole al
telefono “e allora scriva ”.
Grazie, grazie tanto, e a presto se
vorrà.
----- Original Message -----
From: roberto delle curti
To: simone basili
Sent: Monday, April 22,
2013 8:49 PM
Subject: Re: - un
amico sta morendo: conoscenza ed
inadeguatezza
ciao Simone
ciao
oggi mentre tornavo in auto da una
gita di 3 giorni con mia moglie
tra cui Massa - ad una Messa di
guarigione di Don Beppino Cò -
www.padrebeppino.it ),
ascoltavo con molto interesse il
discorso di Napolitano alle
camere.
Io sono apolitico, non ho votato e
non sostengo Napolitano. Perche'
te ne parlo? Perche' il sentire
una persona di 88 anni che si
emoziona nonostante stia tirando
una grande predica ai forsennati
che si sono scannati fino ad
un'ora prima in parlamento
(nessuno escluso), e poi
ipocritamente lo applaudivano,
davvero mi ha dato da pensare. E
le parole piu' importanti sono
state (per me): "voi non dovete
pensare di potervi auto
discolparvi" (o auto giustificarvi
-il senso era questo).
Se il monito di aver fatto del
male al popolo italiano (i partiti
che giocano in parlamento sulla
pelle delle persone che attendono
speranza e soluzioni), arriva dal
presidente della repubblica che
frusta (con bellissime parole, ma
non certamente meno pesanti ed
incalzanti), gli stessi che
dovrebbero essere di esempio al
popolo, be' c'e' da pensarci bene.
Come minimo rifletterci sopra.
Il "dove andremo a finire" e'
la domanda minima. Ma
qualsiasi soluzione sara'
adottata, non cambiera' ne' l'italia,
ne' i mercati, ne' i partiti,
ne' la politica semplicemente
perche' manca una cosa
fondamentale: |
Salve o
Regina madre di Misericordia,
VITA e DOLCEZZA e SPERANZA
nostra. A te ricorriamo ESULI
"figli di EVA", a te
sospiriamo gementi e
piangenti in QUESTA VALLE
di LACRIME. Perche' questo
EDEN, un falso paradiso fatto
di scatolette piatte
tecnologiche, altro non e' che
una VALLE di LACRIME, ormai
senza Dio, aggrappata ad una
falsa verita' |
lì, NON c'è più la presenza di DIO
Quando Dio viene a mancare nel
cuore dell'uomo, ogni sforzo e'
INUTILE. Non esiste soluzione,
anche se cercata all'inverosimile
andando a piangere davanti al
vecchio presidente per pregarlo di
rimanere. Per la serie: abbiamo
litigato, papà, papà p.f. vieni in
aiuto. IPOCRITI!!!
"Chi segue la legge e' schiavo
della legge" (scrive S.Paolo).
Solo l'Amore di Cristo incarnato
nella propria vita può cambiare se
stessi e di conseguenza il resto.
Lo stesso vale per le opere che
poi si compiono. Le opere senza
amore ed umilta' non vengono da
DIO. S.Paolo e' chiaro. Lì, di
umiltà non ce n'e' proprio e
nemmeno amore a quanto pare, se
no, non si scannerebbero come han
fatto fino ad ora, ed e' pia
illusione pensare ad un movimento
che vuole farti passare da una
schiavitù ad un'altra (tablet,
smartphone, pc - rete e telefonini
online). La tecnologia UCCIDE.
Uccide quando il "sistema
automatizato" emette un pagamento
da parte di equitalia (vedi i vari
suicidi) ed i dipendenti dello
stato si lavano le mani come
ponzio pilato, ma uccide anche
quando la tua libertà e' al
servizio dello stesso sistema; la
gente, di questo si accorgerà
troppo tardi.
Lo stesso vale per il tuo amico
ammalato. Questo e' uno dei motivi
per cui il tuo amico ammalato e'
ancora qui. Perche' deve
comprendere questo:
Quando Dio viene a mancare nel
cuore dell'uomo, ogni sforzo e'
INUTILE, anche quello di cercare
di morire.
Una cosa puoi fare per lui:
aiutarlo a salvarsi dalla
dannazione eterna.
La sua salvezza, passa attraverso
la SUA CONVERSIONE, che avviene
attraverso la tua appena iniziata.
Fino a che maledira' Dio, Dio lo
lascerà qui, per dargli la
possibilità di SALVARSI. Se lo
portasse via da quel luogo
facendolo morire, (dandogli la
possibilita' di morire), sarebbe
nella dannazione eterna. E dato
che Dio ci ama immensamente, DIo,
attendera' fino a che lui non si
sia AUTO SALVATO, CONVERTENDOSI.
Questo e' anche uno dei motivi per
cui la gente non comprende come
mai i "cattivi" vivano piu' a
lungo. Vivere a lungo, mica sempre
e' un premio.
Tu hai il compito di fargli
comprendere che così e'. Che DIO
lo AMA così tanto da volerlo SALVO
per l'ETERNITA' e non solo dal
male fisico. Lui dice bene che il
corpo non ha molta importanza.
Oggi ne comprende il significato,
ma il corpo non e' solo, ma esiste
una mente dietro, uno spirito, che
DEVE VENIRE FUORI, perche' e'
quello che vive in eterno.
Quello che cerca lui ora e' la
salvezza da una condizione
corporale. Da cio' che capisco,
una sorta di eutanasia per finirla
con tutto cio' che ha fatto. Ma
non funziona così.
Per poter uscire da questa
situazione ha la necessita' di
CAPIRE gli ERRORI, ammetterli a se
STESSO, e quindi entrare nella
capacita' di PERDONARE SE STESSO.
Il primo perdono parte da lui
verso se stesso. Poi verso gli
altri e dagli altri a cui ha fatto
del male.
La dipendenza TOSSICA, e' quella
di NON COMPRENDERE che esiste
QUALCUNO che ti ama, per cui la
cosa normale e' non essere mai
contento di cio' che gli altri gli
offrono. Così, i genitori che
arrivano al momento inopportuno
diventano troppo appiccicosi, e se
non ci sono quando servono, che
genitori sono? Questa e' una
posizione classica del
tossicodipendente: vedere solo se
stesso e non le esigenze altrui.
Devi aiutarlo ad uscire da questo
empasse. L'unica persona che puo'
aiutarlo ora, e' LUI STESSO. Gli
altri possono solo dargli una mano
per comprendere.
E deve comprendere che NON E'
SOLO.
Il Padre Eterno e' sempre pronto
ad accoglierci a braccia aperte,
prima perdonandoci quando si e' in
vita, e poi accogliendoci quando
si va da LUI.
La differenza tra la legge e
l'amore e' che la legge NON
PREVEDE il PERDONO, non prevede la
MISERICORDIA. Nessuna religione
prevede il perdono. Solo il
CRISTIANESIMO, ed infatti, CRISTO
non e' una RELIGIONE, ma e' DIO
che viene da noi, ci chiama per
nome e ci dice: AMICO, TI
AMO. E Dio che viene da noi
attraverso suo Figlio che esiste
dal PRINCIPIO e si rivela,
rivelandoci CHI e' il PADRE.
E ti dice:
Amo te che ti chiami Adalgiso..., e
per fartelo comprendere finisco
per amarti fino a finire in croce,
piuttosto che non essere coerente
e fare guerra ai romani come
pensavano di fare gli ZELOTI, ma
come pensano ancora oggi i ns.
partiti l'un contro l'altro armato
per la "presa del potere".
Amo te Adalgiso..., anche se non ti
sei mai accorto che ero sempre al
tuo fianco, bastava che tu mi
chiamassi, ma per il mio grande
amore, non ti ho mai imposto
nulla. Ti ho lasciato fare le tue
scelte, affinché tu potessi capire
cosa fosse la vita: QUELLA VERA.
Perche' e' solo SBAGLIANDO che si
impara. E' solo rimanendo SOLO che
si comprendere che cosa significa
avere un amico. E tu ora sei SUO
AMICO.
Dio e' MISERICORDIA.
questo concetto devi esprimergli:
ad avere misericordia verso se
stesso, e automaticamente Dio ne
avra' verso di lui. Una
misericordia immensa pero'.
Poi dopo questo passo potra' anche
andarsene da qui in vera PACE.
Questo mi sembra sia il tuo
compito ora, oltre a quello di
crescere in questo amore infinito
che Dio ti trasmette attraverso
Cristo, per diffonderlo
all'interno della tua famiglia.
Hai fatto bene ad inviare la foto.
Vedersi e' sapere che si ESISTE,
ed e' cosa doverosa e salutare.
Non dare mai nulla per scontato.
Insegna anche al tuo più piccolo
di 3 anni il "Padre nostro". Mia
figlia Erica a 3 anni, sapeva
leggere e scrivere anche parole di
12-14 lettere, ma non da sole, ma
frasi complete ed in modo corretto
e corrente, mica sillabando.
Conosceva tutti i pianeti del
sistema solare e tutti i satelliti
dei pianeti (non li conosce
nemmeno il prof di scienze del
liceo). A 18 mesi conosceva tutte
le lettere dell'alfabeto sia le
minuscole che le maiuscole. A 2
anni sapeva tutte le fiabe a
memoria, ascoltava la cassetta
registrata e seguiva sul libro la
storia leggendo ed imparando e ce
le raccontava.
Le capacita' che Dio ci ha dato
sono infinite.
Non avere paura di affrontare cio'
che devi, e non preoccupartene
nemmeno. Le cose vanno come Dio
vuole, non come NOI VOGLIAMO. La
cosa importante e' dire sempre:
"bene, caro Padre, ed ora fammi
comprendere cio' che devo fare,
perche' qui, se non intervieni tu,
io mi sento perso, e faccio
qualche stupidata".
ed allora i segni arrivano,
arrivano ed arrivano, e non
finiscono mai di arrivare.
La Madonna ci segue così sempre,
pure lei, e' la nostra avvocata.
Io la prego tutti i giorni.
S.Rosario nel santuario qui
vicino.
Un
mese fa, per la prima volta mi e'
saltato il computer portatile che
utilizzo. Avevo dovuto scaricare
un antivirus (AVG), per
ricaricarne un altro (AVIRA), e la
cosa gia' tempo addietro mi aveva
fatto scherzi da paura, quando
proprio avevo risposto ad un
"mezzo assatanato del PROPRIO IO",
che avevo alla fine lasciato
perdere. Poi un bel giorno di poco
tempo fa, mentre aggiornavo quello
di mia moglie, ho preso coraggio e
devo dire che sono riuscito
nell'intento, dopo circa mezz'ora,
esce la finestra che ti dice:
tutto ok, ma per terminare la
procedura di aggiornamento ora
devi riavviare il pc. RIAVVIA?--->
OK. Esegue la procedura di
chiusura. Tutto Ok, scarica tutti
i programmi, si spegne
automaticamente, ma.....
non si riaccende.
Lo guardo (il monitor), stralunato
e gli dico (al pc): " si vabbe' ed
adesso cosa vuoi da me?"
nulla, non riparte.
attendo fiducioso. NON RIPARTE.
Lo riaccendo con il tasto. NULLA
di fatto. non riparte piu'. Stacco
l'alimentazione, la ricollego.
Schiaccio il pulsante. Nulla
MORTO. Le batterie non erano
inserite, per cui doveva
ripartire, non era in una
condizione strana.
MORTO
MORTO
MORTO
ristacco la spina, attendo un po',
e la riconnetto.
Premo il pulsante di accensione e
nulla. il monitor rimane sempre
NERO completo con la solita
righina bianca in alto a sinistra
come tutte le volte precedenti
quando reinserivo la spina e
tentavo la riaccensione.
Bene dico io, ed ora? ma manco il
Boot mi fa piu'. andato. righina
ferma in alto a sinistra, Hard
disk che non da' segni di nulla.
nulla si muove. fermo così per del
tempo, passano minuti. intanto
cerco se ho un manuale, i DVD di
ripristino.. ma a che
servirebbero? non trovo nulla...
poi mentre cerco ancora, ma senza
preoccuparmi più di tanto, dico:
"Madonnina mia, solo tu puoi farlo
ripartire", mentre pronuncio le
ultime sillabe della parola
RI-PAR-TI-RE, giro la testa verso
il monitor e con la coda
dell'occhio, PAMMMMMMMMM!!!!
riparte. fa il boot e carica
tutto. e funziona.
io lo guardo (brividi freddi nella
schiena) e dico:
DIO MIO, MADONNA MIA. GRAZIE. Era
morto, ed e' risuscitato.
ed e' per questo che alla fine
delle e-mail ora si trova scritto:
questa e-mail proviene da un pc
protetto dalla Regina della Pace
bene ora vado, manda un abbraccio
ed un bacio a tua moglie ed ai
tuoi piccoli da parte mia,
preghero' anche per voi, mentre
per il tuo amico, puoi fare molto
di piu' tu da lì che lo vedi. E
quando lo vedrai, digli che esiste
un modo facile per capire che DIO
ESISTE ed e' ETERNO.
Portagli una scatola possibilmente
CUBICA, non troppo grande, chiusa.
prima ci metti tanti sassolini,
piccoli. gliela mostri
sostenendola con la mano destra.
poi la apri da sopra e gli dici:
- guarda dentro ci sono dei
sassolini. Se li muovo, si
muovono, se ne tolgo uno, il
sassolino esce dalla scatola, se
non lo tolgo rimane dentro. e così
tutti gli altri. I sassolini non
possono uscire se io non DECIDO di
toglierli. E la scatola solo io
posso aprirla. I sassolini, senza
di me non possono fare nulla.
- la scatola l'ho scelta io.
- quando decidero' buttero' sia la
scatola che i sassolini.
alche' gli spiegherai che:
1 - chi ha costruito la scatola
NON SONO i SASSOLINI, ma TU
2 - chi toglie i sassolini dalla
scatola NON SONO i SASSOLINI
STESSI, ma TU
3 - digli che la SCATOLA e'
l'UNIVERSO in cui noi viviamo, che
i sassolini siamo noi, e che chi
tiene la scatola in mano e' DIO,
che ha la possibilita' di
costruire la scatola, usare la
scatola, metterci i sassolini e
toglierli quando vuole.
Noi viviamo nella scatola, Dio
invece la sostiene da fuori, ma
non lo vediamo perche' la scatola
NON E' trasparente. Dio e' grande
e sta fuori, la scatola e' piccola
e ha delle dimensioni.
Basta immaginare di essere fuori
dalla SCATOLA invece che dentro la
SCATOLA e che stando fuori si puo'
vedere cio' che c'e' dentro,
perche' da fuori si puo' alzare il
coperchio per iniziare a
comprendere perche' noi viviamo le
dimensioni e il tempo, mentre chi
e' fuori non viene toccato da
questa limitazione.
Poi lasciagli la scatola sul suo
comodino, perche' continui a
vederla. Capira' che se vuole
uscire dalla scatola deve
comprendere che c'e' QUALCUNO da
FUORI che GUARDA la SCATOLA e puo'
tirarlo fuori.
ma la cosa che deve capire e' che
i sassolini parlano, quando la
scatola viene scossa. fanno
casino. tanto casino, perche' si
sentono SCOSSI. E quando si
sentono scossi e' come se avessero
paura, e' come se CHIEDESSERO
qualcosa.
E per poter uscire bisogna avere
il CORAGGIO di CHIEDERE, l'UMILTA'
di CHIEDERE:
CHIEDERE PERDONO.
diglielo.
ciao
roberto
p.s. 1 Signore, quando ti abbiamo
visto ...malato, carcerato? chi
avra' fatto questo anche al piu'
piccolo dei miei fratelli lo avra'
fatto a me. [Mt 25, 38-40]
p.s. 2
Davanti alle situazioni forti o
deboli, siamo sempre inadeguati,
basta saperlo che solo Dio basta.
p.s. 3 non chiamarmi Sig. Delle
Curti :-)
questa e-mail proviene da un pc
protetto dalla Regina della Pace
La nostra scatola dei
sassolini
----- Original Message -----
From:
simone basili
To:
roberto delle curti
Sent:
Monday, April 29, 2013 5:42 PM
Subject:
sono un sassolino consapevole,
perciò felice
Salve Sig. Roberto (mi ha
autorizzato lei, giusto?) e
buongiorno.
La sua risposta mi ha fatto molto
gioire; è stata per alcuni giorni
la catalizzatrice dei miei ritagli
di lavoro. Ne ho gradito la
gentilezza del tono, l’estrema
consapevolezza da lei ben
maneggiata, e mi permetta di
dire…irradiata, ma anche
l’accorato appello alla salvezza
spirituale di un uomo (forse 2 con
me). Sono stato anche contento che
abbia gradito le foto, e che abbia
voluto dedicare noi un po’ della
sua “risonanza”, mia moglie ed io
davvero ringraziamo.
Ho riletto diverse volte la sua
mail per appropriarmi quanto più
possibile del suo insegnamento di
misericordia, sentimento assai
raro, anche in me non glielo nego,
sentimento che però ha ispirato
già molte mie preghiere, specie
quelle recitate quando proprio
vedi nero, ed il nodo oltre che
alla gola stringe forte anche al
basso ventre. E qualche lacrima,
di dolore o di rabbia esce fuori.
Lei sa già che quasi tutti i
giorni vado a trovare Adalgiso.....,
ebbene nelle 4/5 visite che gli ho
fatto in questa ultima settimana
ho provato a tastare il suo polso
“spirituale”. Ovviamente essendo
noi amici da sempre, sapevo già da
dove partivo, conosco il pensiero
religioso di questo mio amico. Le
sue convinzioni sono simili a
quelle che avevo io, a me i segni
sono arrivati, tanti forti ed
inequivocabili, quindi mi sono
detto.” vuoi vedere che anche per
lui sarà maggiore lo sforzo di
provare a credere, provare ad
avere fede, provare ad affidarsi
al Padre Celeste, anziché poi
vederlo, sentirne il calore e la
guida? Perché sa sig. Roberto tra
noi “ex- giovanotti” dopo tanti
anni passati a fare i duri, si
instaura una qualche specie di
vergogna che ci fa sembrare
deplorevole tornare sui nostri
passi e farci aiutare, e tanto più
si conosce chi ci vuole aiutare,
tanto più con ritrosia se ne nega
la necessità, mi capisce vero?
Inoltre non volevo che Adalgiso....
pensasse ad una specie di estrema
unzione, né volevo trasformare le
mie visite in qualcosa di pesante
da sopportare per lui.
In fin dei conti potrebbe sempre
rispondermi “ma da quale
pulpito?!?!”
Comunque ne ho fatto una missione,
forte del rapporto speciale che ci
unisce, e consapevole che da
parecchio Adalgiso... mi riserva una
corsia preferenziale verso la sua
persona, ho iniziato a chiedergli
se si fosse fatto un’idea del
perché, in maniera inspiegabile
per i dottori, la sua cartella
clinica avesse oramai da più di 40
giorni alti e bassi con una
situazione mediamente ristagnante
nel nulla, principalmente grave ma
stazionaria, immobile direi.
Quando lo vado a trovare sovente
lo accompagno a fumare una
sigaretta; oltre la sala tv ci
sono le porte di emergenza che
danno sulle scale antincendio ed
in quel mezzo androne che il
pianerottolo esterno forma con
quello superiore, tra la rampa di
ferro che sale dal basso e quella
che scende dall’alto, c’è la
“saletta fumatori” coi bicchierini
di carta a fare da posacenere per
scoraggiare il tiro del mozzicone
sul parcheggio. Solitamente siamo
soli in quel punto, e dato che
spesso tiro io fuori dal suo
cassetto il rosario per
utilizzarlo e poi glielo lascio in
vista e già tante volte abbiamo
parlato della cappella che è
sempre aperta ma che solo 1 volta
ha voluto visitare con me, avevo
pensato di riservare per tale
argomentazioni questo tipo di
riserbo. Quando fuma inoltre,
essendo lui alto circa 1,90 e
sentendosi un po’ appesantito dal
gonfiore addominale, si appoggia
con i gomiti sul davanzale, così
che io riesco a massaggiargli la
schiena con l’idea di sciogliergli
qualche muscolo intorpidito dalla
degenza, ma anche con la speranza
di sottolineare la mia “vicinanza”
a lui. Solitamente gradisce e
guardiamo i tetti. Certo che se
invece ha avuto poche gocce di
valium nell’ultima flebo, o se
magari il nuovo compagno di
camerata gli piace poco, resta un
po’ più irascibile.
Alla domanda del perché secondo
lui tutto fosse così terribilmente
stazionario, non ha saputo
rispondere, così io ho trovato
terreno fertile per raccontargli
nuovamente della mia ritrovata
fede in un cammino che ha davvero
del miracoloso, dove spariscono le
paure o per lo meno si attenuano
di moltissimo, e che
inevitabilmente avrebbe dovuto
intraprendere anche lui. Beh… era
d’accordo con me nel sostenere che
senza le idee chiare non si
andasse da nessuna parte ( nessun
vento è buono per il nocchiere che
non sa da quale parte girare le
vele, disse Seneca).
Gli ho chiesto cosa desiderasse
per se, se comprendeva a pieno il
trascorrere dei giorni, lo
sciuparsi del suo corpo, e forse
lo sbiadimento dei suoi desideri.
Gli ho chiesto se in cuor suo
fosse stufo di tornare alla vita
normale, alle amicizie chiassose e
deludenti che tante volte lo
avevano fatto soffrire, me lo
confidava, alle ruffiane strategie
lavorative che lui tanto odiava, o
se invece avesse deciso di tirare
i remi in barca, di
“ricongiungersi”.
E certo che per ricongiungersi
avrebbe dovuto credere in Qualcuno
che lo stesse aspettando e che lo
rivolesse a se.
Gli ultimo giorni sono passati
così, parlando a queste
profondità, sferzando i discorsi
con scemenze tipiche dei maschi in
complicità, ed io sempre a
chiedermi : “mi capirà veramente,
sarò stato efficace con queste
parole, la scatolina coi sassi
quando me la porto?”.
Lo scorso sabato notte non sono
andato a dormire in ospedale per
farli compagnia ai suoi numerosi
risvegli notturni, sul reparto del
4° piano, questo amico che ”non
saprà dove dormire” così mi hanno
ribattezzato nel corridoio, oramai
lo hanno avvistato in molti e
quindi non mi fanno più entrare se
arrivo a notte fonda. Non sono
riuscito a far passare il
sentimento di fratellanza che mi
spingeva a rinunciare una notte
alla settimana al mio lettone
comodo per una sdraio pieghevole
da campeggio, strano che nessuna
infermiera abbia potuto o voluto
capire. In conseguenza di questo
ho quindi pattuito con "Adalgiso..."
che avrebbe pagato lui la
colazione, se fossi andato da lui
domenica mattina, ma presto! disse
lui. Fatto.
Dopo i saluti, la prima flebo già
finita, la prima manciata di
pillole e pasticche già ingoiata
(ne ho contate velocemente 7),
misurata la febbre e rifatto il
letto dalle assistenti, siamo
scesi al bar dell’ospedale per il
nostro cappuccino e cornetto.
La sigaretta quaggiù la fumiamo
sempre fuori con la prima aria del
mattino (fuma solo lui ma la
compagnia affiatata che gli faccio
è la stessa che se accendessi con
lui).
FOTO
Io c’ero già passato al bar ed
avevo chiesto di tenermi un
sacchettino con dentro la scatola
dei sassolini. Così mentre lui si
lamenta della pietra fredda sotto
il sedere, io gli “apparecchio” la
scatolina e seguendo le sue
istruzioni sig. Roberto, lo
sottopongo al
discorso/ragionamento cognitivo,
non prima di avere recitato il suo
insegnamento”Buon Dio adesso
guidami tu altrimenti io faccio
qualche stupidata”.
Così inizio, scatola nella mano
destra, fumo della sua sigaretta
in faccia quasi fosse incenso e
voce un filino tremante per la
tensione, la mia.
Mi segue prima solo con gli occhi,
poi lo vedo che inizia a
partecipare e allora un paio di
cosette le ripeto, mentre parliamo
intuisco che si sta chiedendo come
e dove io abbia imparato queste
cose, però fortunatamente sento
anche che c’è, sta con me. Calco
la mano sul fatto che finché lui
non vorrà ritrovare la fede non
potrà neanche decidere di
andarsene o di restare; se invece
troverà il coraggio di chiedere
perdono a Dio, di cercare un
colloquio con Lui, Egli gli farà
capire se resterà con noi o se
lascerà questa dimensione, e lui
sarà finalmente in pace.
Forse la pace celeste che ho visto
io, ma questo non gliel’ho detto.
|
Prima di risalire gli chiedo
se posso scattare alcune foto,
strabuzza gli occhi, ma di no
non me lo dice.
Risaliamo, breve passeggiata
sul corridoio perché si
affatica ancora abbastanza,
poi sul letto a guardare fuori
dalla finestra la città
svegliarsi (sono quasi le
8.00). Trovo il posto per la
mia scatolina per lui sul
comodino e lo guardo
addormentarsi piano piano.
Per le visite delle 9.30 lo
svegliano e mi chiedono di
uscire, quindi gli dico che
torno a casa, mi ringrazia e
mi saluta, io lo abbraccio,
gli tiro il naso, dico “ti
voglio bene” e “mi
raccomando…”.
“Eh si si!” esclama lui con
tono alto ”siamo tutti
sassolini”.
Grazie Dio di questo ennesimo
segno per me.
Grazie Dio di assistere
Adalgiso....
Grazie Dio di ridarci sempre
una possibilità.
Grazie Dio che le coincidenze
non esistono e se ho
incontrato lei sig. Roberto, è
solo un bene per me, e la mia
vita futura.
p.s. Ho visitato il sito di
Don Peppino Cò , grazie di
avermelo inviato. Tra le sue
prossime date, ho letto che
dal 3 al 6 ottobre sarà a
Fermo, a soli 15 km da me.
Lo andrò sicuramente ad
ascoltare. Inoltre pensavo
che se a lei piacesse, e
volesse venire ad ascoltarlo
quaggiù “ vicino al mare”,
io sarei ben lieto di
ospitarla nel mio hotel, lei
e la sua famiglia si
intende, magari è ancora bel
tempo per una sana
passeggiata sul bagnasciuga.
Inutile dire che per me e la
mia famiglia sarebbe una
gioia grande conoscerla,
oltre che ospitarla.
Beh… ci pensi la prego! E
ancora grazie belle buone
parole che tanto mi hanno
ispirato.
|
La nostra scatola coi
sassolini |
----- Original Message -----
From: rdc
To: SImone BAsili
Sent: Wednesday, May 01, 2013
9:49 PM
Subject: le pietre gridano al
cielo
ciao
vi spero bene tutti quanti.
quando dicevo: "non chiamarmi
SIG. Delle Curti", intendevo che
il Sig.NORE e' uno solo... in
linea generale va omesso..
basta il nome. il resto viene da
se'.
be' superata la linea di
demarcazione direi che ti
ringrazio per l'invito, davvero
ti ringrazio. Terro' presente.
Solo le montagne non si
incontrano.
Preferisco pero' pensare voi ad
una messa di Don Beppino, che
non me da quelle parti.
Difficile che arrivi di nuovo
fin lì.
Ricordiamoci sempre che non
siamo noi che convertiamo gli
altri, ma che i miracoli li fa
solo il Padre Eterno per mezzo
di Gesù Cristo che ha mandato
tra noi.
E' Lui che ormai vive in noi. Il
resto e' nullita' o vanita'.
Noi siamo servi "inutili". Gli
unici che possiamo convertire
e': noi stessi.
La Regina della Pace dice che
l'unica cosa di VERAMENTE NOSTRO
di cui "possiamo vantarci" (tra
virgolette) e' il PECCATO. il
che e' tutto dire.
Siamo delle nullita'.
Lo siamo perche' non ci rendiamo
conto che abbiamo costruito una
societa' che si basa sui
CONSUMI, e che non puo' stare in
piedi per definizione.
Qui ormai parlano tutti di
AUMENTARE il LAVORO.
Io lo aumenterei anche da
domani.
Assumo 10 persone
produco 10 amplificatori al
giorno e poi li porto a ROMA
dalla CAMUSSO, da Cofferati, dal
premier e chiedo loro di
venderli, e di preoccuparsi SOLO
di questo ed io produco il
doppio il giorno dopo e assumo
altre persone.
poi gli dico di vendere anche il
parco auto che la FIAT ha fermo
a magazzino.
e' facile produrre
ma non e' facile vendere.
ma noi NON DOBBIAMO VENDERE,
perche' se per vendere dobbiamo
farci le intruppate mentali,
farci venire lo stress per COME
fare, chi FREGARE, chi
sorpassare, chi riuscire a
raggirare con il "libero
mercato" che libero non e', dato
che ormai e' tutto corrotto,
oppure con la LEGALE
CONCORRENZA, che legale non e'
piu' se la CINA produce a 10
volte in meno il nostro
prezzo... ebbene
se queste sono le condizioni
allora direi che:
1 - non e' vita
2 - il sistema e' errato
3 - si illude la gente
4 - siamo finiti
5 - ma si dai, basta un bel
concertone a Roma al 1° Maggio e
ci diciamo che comunque siamo
bravi, basta una che dal palco
ricorda il carabiniere che sta
sulla soglia tra la vita e la
morte o un bel talk show
televisivo dove si prospettano
tutte le possibilita' con
infinite sfumature su COME il
nuovo premier riuscira' a tirare
avanti per 18 mesi, basta una
birra al bar la sera dopo il
lavoro (per chi ancora ce l'ha),
basta un telefonino nuovo, basta
un sito online a cui scrivere un
po' di stupidaggini con face
book o twitter (ehh gia', ormai
tutti fan così, significhera'
che serve a qualcosa), ma poi
arriva la delusione, ci si sente
schiavi di un sistema che non
da' nessuna soddisfazione e che
ti succhia tutte le risorse sia
mentali che finanziarie, oltre
che il tempo.. ed allora..... la
gente si droga, gioca ai
videopoker, spara sui
carabinieri, ruba, si suicida,
va fuori di testa ecc.. perche'
le ASPETTATIVE sono sfumate.
quali aspettative?
gia', quali?
qualcuno ci ha promesso
qualcosa? no, forse no, forse
credevamo tutti che questo e' il
SISTEMA GIUSTO, che oggi invece
sappiamo che giusto non e'.
ne paghiamo tutti le doverose
conseguenze, anche quella di
pensare che la soluzione esista.
manca qualcosa qui. accidenti se
manca qualcosa.
la soluzione così come ce la si
prospetta, NON C'E'. e' pia
illusione.
bene, e davanti a cio' che
facciamo?
non sto a farti le menate su
come si possa fare. una cosa
pero' e' certa: la soluzione
esiste. io ce l'ho, ma non e'
attuabile se la gente non cambia
la testa, ed allora l'unica cosa
che rimane e':
PREGARE
PREGARE
PREGARE
PREGA
prega il Padre Eterno affinche'
ci faccia capire ed assimilare
bene che siamo finiti così, solo
perche' non lo abbiamo mai
ascoltato. perche' non abbiamo
fatto come Cristo ci ha
insegnato.
Ed allora possiamo comprendere
perche' Adalgiso. oggi NON HA una
speranza nel cuore, perche' si
trascina e perche' vorrebbe che
tutto finisse.
Ci sono vite che spengono prima
lo SPIRITO e SOLO DOPO il corpo.
Brutta cosa.
Ora Adalgiso... deve solo
comprendere che le sue
aspettative nella vita, erano
SBAGLIATE, non tanto perche' ha
sbagliato LUI, certo anche, ma
perche' siamo stati IMBROGLIATI
dal NOSTRO PECCATO (satana
sempre presente: tu puoi fare
tutto da te, possiamo creare una
societa' che ti da' tutto cio'
che vuoi - tutto intorno a te
con un bel TELEFONINO
CIBERNETICO ecc), e cioe':
pensare di poter costruire una
VITA SENZA DIO, solo da noi. E
così, RIMANIAMO SOLI (per
scelta).
Ora ne paghiamo le conseguenze,
ma questa non e' una cosa
NEGATIVA, ma positivissima,
perche' recuperiamo il SENSO di
DIO, quello che non abbiamo mai
avuto.
Gesù, dopo la resurrezione, dice
alle donne di riportare ai
discepoli che Lui li aspetta in
GALILEA. Perche' in Galilea?
perche' era l'INIZIO, da dove
tutto e' partito. Ergo: non
avete capito nulla, si riparte
da capo, dal PRINCIPIO, da dove
mi avevate incontrato, perche'
dovete COMPRENDERE cio' che non
potevate comprendere.
solo facendo l'esperienza si
comprende. dai libri non si
comprende nulla.
Solo così poi Pietro non lo
rinneghera' piu' 3 volte e
finira' per fare miracoli e per
essere crocifisso a testa in
giu' a Roma.
Dì ad Adalgiso... che iniziare una
nuova vita si puo'. Deve
dimenticare le ASPETTATIVE che
aveva nella vita, deve capire
che abbiamo sbagliato tutto e
che bisogna rifare tutto da
capo.
Digli che siamo sì tutti
sassolini, ma quelli che hanno
il RESPIRO sono quelli che
credono in Dio. Ed il RESPIRO e'
la VITA, la VITA NUOVA.
Tutti gi altri invece sono
MORTI, nel loro peccato. e sono
i sassolini che NON RESPIRANO
Vi dico che se questi taceranno,
le pietre grideranno (Luca 19)
ciao a presto
r
L'amico che stava per
morire? Miracolato! Il
primario non se lo spiega
(18-5-2013)
-----
Original Message -----
From:
XY
To:
roberto delle curti
Sent: Friday,
May 24, 2013 12:15 AM
Subject: l'amico
che stava morendo:
il Primario Dottor Santori dice alla sua
equipe" E' un miracolo ragazzi, non si
spiega altrimenti, è guarito e non sappiamo perchè,
meglio così"
Ciao Roberto, grazie di
avermi mandato il link di
GLORIA POLO (carbonizzata da un fulmine, morta,
ricostruita e "resuscitata" dalla
Misericordia di Dio).
Mammamia quante cose da
leggere insieme a mia moglie: già il tuo
sito ci avrebbe impegnato per qualche
mese, e lo farà; poi in questo periodo
frequentando poco il nostro gruppo di
preghiera per via del mio impegno anche
domenicale al lavoro, ci scriviamo e
leggiamo on-line dei loro incontri;
inoltre nel tentativo di capirci di più in
questo marasma
mediatico-compulsivo-autoindotto-lobbistico-massonico
mi sono comprato un libro che parla sì di
economia, ma partendo dalla malattia dello
spirito dell'uomo; insomma un gran
calderone!
quando si pensa di conoscere tutto, si
inizia a capire che non si sa nulla (/rdc/)
E poi...quanti accadimenti tremendi,
alluvioni in Italia, cicloni in America, il
nuovo Papa che imponendo le mani su quel
povero malato in carrozzina, non ha paura di
sollevare ( nuove?) riflessioni sull'essenza
primordiale dell'equilibrio del nostro
universo retto dal Bene, che deve
fronteggiare e sempre vincere, il Male.
Meno male che io sono arrivato a necessitare
del mio momento di preghiera quotidiano. Se
non lo trovo, se non parlo un pò con Dio o
con il Cristo o la Madonna, all'interno
delle mie preghiere, se non faccio il punto
con Loro e non riconfermo la mia connessione
all' Intenzione Divina, mi manca!
E poi devo raccontarti, vabè devo...io
vorrei farlo sperando ti faccia piacere
saperlo, di "Adalgiso...", l'amico
che stava per morire ; è uscito sabato
scorso dall'ospedale, con le sue gambe,
certamente che ha un comò pieno di scatoline
di medicine, e ne avrà ancora per 5/7
giorni, ma già oggi l'ho accompagnato a fare
i primi controlli, e nonostante i suoi
80kg, che per lui sono pochi ma meglio così
che 107 gonfio di liquidi emo-biliari di
soli 25 giorni fà, beh tutto sommato sta
benino. Ho sentito con le mie orecchie il
Primario Dottor Santori dire alla sua
equipe" E' un miracolo ragazzi, non si
spiega altrimenti, è guarito e non sappiamo
perchè, meglio così".
Io lo so il perchè:
la tua storia dei sassolini, le nostre
preghiere, quelle del mio gruppo di
preghiera, la tua Risonanza, l' Intenzione
Universale...e quello che si sono detti
l'amico "Adalgiso..." e il Padre Eterno.
Questa mail stasera devo chiuderla così, è
già mezzanotte e mia moglie mi aspetta a
casa. Spero
domani di poter scrivere di più, e comunque
una cosa voglio anticipartela: a darti del
tu non mi trovo troppo a mio agio.
Ciao Roberto, ti voglio bene.
p.s. ma mi fa tanto piacere.
rdc> piu' che la mia risonanza come la
chiami tu, direi che sono le NOSTRE
PREGHIERE. Ho personalmente pregato e
pregato per il tuo (nostro) amico
"Adalgiso....". Ho visto molti miracoli avvenire
intorno a me. Dio protegge sempre i SUOI ed
opera meraviglie. Ma come dico a molti: "S.Rosario
comunitario tutte le sere al santuario della
Madonna degli Orfani", S. Messa non solo
alla domenica, ma tutti i giorni e
ammissione delle proprie mancanze nella
RICONCILIAZIONE con Dio, attraverso Gesù
Cristo Dio, che ci attende a braccia aperte
nel confessionale.
E' importante ringraziare per tutto cio' che
Dio produce intorno a noi.
Visto la testimonianza di GLORIA POLO,
niente e nessuno puo' certo dire che le
NOSTRE preghiere non arrivino al cielo,
specialmente quando sono tante,
disinteressate, in diretta comunione con lo
Spirito e provenienti da persone e luoghi
diversi. Questa sì, diventa una risonanza di
BENE molto grande.
Gesù e' la che attende noi tutti, ma prima
dobbiamo riparare le nostre colpe,
altrimenti la dannazione e' alle porte. La
preghiera e' uno dei mezzi. I miracoli poi
li fa il Padre Santissimo e Gesù Cristo Dio
in persona. E l'amico "Adalgiso." ora ha la possibilita' di farlo, esattamente come
GLORIA POLO. Diglielo e fagli leggere cosa
capita quando si va di là. Una terza
possibilita' al Padre Eterno eviterei di
chiederla. Stagli vicino anche da parte mia.
Io ci sono.
vai
alle lettere precedenti
vai alle lettere successive
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0234130201 - 0836130305 |
0392130209 - 0946130311 |
0565130217 - 1034130315 |
0701130225 - 1287130424 |
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