ho un amico che sta per morire - lettere a roberto 19

 

 

 

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dal 17-1-2013

solo il ritorno di Gesù Cristo puo' salvare l'umanita', nessun governo puo' farlo - ormai lo sanno in molti, ma ancora molti non lo conoscono e pensano di poter fare tutto da se'

  INDICE

 

Ho un amico che sta per morire (20-4-2013) L'amico che stava per morire? Miracolato! Il primario non se lo spiega (18-5-2013)

La nostra scatola coi sassolini

..  stato di diritto e pretese

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ho un amico che sta per morire

----- Original Message -----

From: Simone BAsili
To: roberto delle curti
Sent: Saturday, April 20, 2013 8:33 PM
Subject: conoscenza ed inadeguatezza

 

Salve sig. Roberto Delle Curti, sono Simone Basili di Massignano che le ha telefonato venerdì 19 aprile intorno alle 11.00 di mattina, spero ricorderà.

 

Per telefono le ho un pò anticipato il motivo, la finale esortazione che ho sentito forte prima di trovare il coraggio di telefonarle, ma mi permetta di iniziare la mia mail partendo da più indietro, questo perché, in effetti, da quando ho iniziato a leggerla fino a quando l’ho chiamata, ho partorito molti discorsi che mi preparavo di volta in volta perché per dirla con le sue parole:“ sentire la voce, misurare le pause, capire l’educazione…” ; era chiaro dalle sue mail che il telefono lei lo usasse come un filtro ed in pochi attimi si doveva sostenere una specie di esame. Per questo infatti ogni volta che pensavo di telefonarle mi accorgevo che avevo letto troppo poco, e molto ancora c’era da comprendere per arrivare, forse, ad essere sintonizzato sulla sua stessa frequenza. Poi capitava (capita ancora) che sul suo sito più si legge e più si vuole leggere e quindi rimandavo la telefonata.

Pensi che sento così forte il richiamo di leggere le sue parole e pensieri e scoperte e coerenze e sembra anche che mi faccia così tanto bene, che ho anche pensato di mandarle per posta una lettera un pò maleducata come fece un tale audiofilo che le chiedeva ardentemente lo 007 bilanciato, a lui ha risposto così lungamente mi dicevo, che sarei onorato di ricevere da lui, di rimando una lettera così!

Ha prevalso il buonsenso per mia fortuna, quindi eccomi: ... cut

 

Il mio primo approccio con la musica è stato con un riproduttore di cassette RCA Baby 8 così:

 

Questo però è nuovo e lo conservo con alcune cassette per farlo vedere ai miei figli quando saranno grandi. Il mio di allora, avevo 8/9 anni, lo smontai perché quando cantava sentivo le vibrazioni dell’altoparlante, ma la cassetta da sola non suonava, quindi volevo vedere dove nasceva la musica. Lo aprii, lo smontai a pezzetti senza capirci alcunché poi tenni l’altoparlante per assemblare il mio primo impianto, sul comodino, utilizzando un trasformatore, una autoradio mangianastri, una scatola di scarpe e per antenna…beh mia mamma non trovò più il filo per stendere il bucato.

 

In quegli stessi anni, avvertivo spesso delle sensazioni particolari che definivo strane, dei dejà vù senza però conoscerne ancora il significato né l’esistenza, presentimenti oserei dire ora: da piccolo sa, me ne sono sentito schiavo e nella paura di non poterli padroneggiare o gestire, consapevole di essere di fronte a qualcosa più grande di me, decisi una domenica di ignorarli nel futuro e l'ho fatto sempre, finché alcuni anni fa ho iniziato a notare che loro in realtà non mi hanno abbandonato mai, semplicemente io, che avevo deciso di non volerne sapere più niente, non me ne curavo più. A 15 anni facevo suonare i miei primi dischi nel buio della stanza con le tapparelle abbassate e la porta rigorosamente chiusa dal dentro, restavo ore ed ore ad ascoltare le emozioni salirmi sulla schiena e arrivarmi al cuore e benché ciò avvenisse, “sentivo mi mancava qualcosa”. Dall’adolescenza in poi ho fatto del raziocinio la mia ragione di vita, per esorcizzare il ritorno delle mie “sensazioni” descritte più sopra. Altro che San Tommaso, per me era vero solo ciò che si toccava con mano e che si comprava con i soldi; 2 + 2 faceva su questo mondo sempre 4 e siccome altri mondi non se ne vedevano, solo 4 era la meta degna di essere raggiunta.

 

Però, c’è un però, avevo 2 frasi ricorrenti sempre in bocca, una era: “non può essere solo questo tutto il mondo che c’è”, come a sottolineare che un’altra dimensione o più piani d’azione (piani intesi come livelli uno sull’altro) c’erano o per lo meno “sentivo” che dovevano esserci; e la seconda era che “le coincidenze non esistono” per intendere che sovente “sentivo” tirare i fili dall’alto, la guida, il calore, la luce. Ma ero oramai troppo scettico, troppa fame e violenze e nefandezze anche in ambienti religiosi mi avevano completamente persuaso del fatto che la Chiesa era una cinica multinazionale con troppi soldi e troppi morti sulle spalle, ed un DIO non c’era, e che non potevano essere divini i suoi fantomatici piani che includevano brutture simili. Poi da quasi adulto quale già ero un paio d’anni fa, le cose iniziarono a sembrarmi diverse, mi accorgevo che certe forme di pre-informazione mi arrivavano ancora. Ora però certi “presagi“ non li riconoscevo più così precisamente come allora; di certe scelte che mi venivano consigliate di fare o di non fare non ne distinguevo l’origine quindi restavo dibattuto nell’ambiguità che si trattasse di raziocinio o “messaggi”. Così tanto per concludere adesso era peggio, perché da adulto quale ero, quel coraggio che avevo allora di credere a ciò che non si vedeva, non ce l'avevo più o non me la sentivo, inoltre ora da adulto quando capivo che ci avevo preso mi ci sentivo pure peggio. E tutto questo marasma emozionale mi segnava e molto anche perché ovviamente se prendevo una decisione sbagliata ed erano in gioco affetti, amicizie, problemi economici, consigli per amici o decisioni familiari, poi mi dispiaceva.

 

A novembre 2011 la svolta.

Non mi è capitato niente di trascendentale né in quella data ho compiuto o assistito a qualcosa di anormale, semplicemente nel periodo della mia vita in cui ero più impegnato al lavoro, più impegnato in famiglia, più impegnato coi rapporti amicali, semplicemente tutto mi stava scappando dalle mani. Oramai dormivo poco, tanti e tali erano i compiti che provavo a svolgere, ma nonostante le mie tante ore profuse al lavoro, con il socio a provare di salvare l’attività; tutte le restanti ore impiegate a parlare, giocare, mettere a letto i nostri figli, e poi decidere con mia moglie circa l’istruzione, le compagnie, gli impegni del fine settimana; nonostante la disponibilità che concedevo agli amici perché lavorando io a turni alternati settimanali riuscivo ancora ad avere un po’ di tempo per aiutarne qualcuno; beh nonostante ciò, tutto mi stava andando alle ortiche!

Un giorno, in cui la disperazione era massima e credevo davvero che un qualche emissario della banca sarebbe potuto venire a bussarci alla porta chiedendoci la casa indietro, quel giorno pensai: continuo a sostenere “Dio non esiste” eppure ogni volta che qualcosa mi va storta esclamo “perché Dio proprio a me” e mi ci ritengo coerente pure?!?!

(oggi direi che ha ragione lei sig. Delle Curti, la Coerenza risolve tutto, è fondamentale su questa terra!)

 

Ecco, così avvenne, semplicemente quella razionalità, che tanto mi aveva allontanato dalla Fede, un bel giorno, quel bel giorno, prendendomi per mano mi ci riportò; fronte a lei, alla forza della Fede in Cristo, la Madonna ed il Dio creatore, rendendomi conto del tanto tempo perso, delle occasioni tanto forzate e poi miseramente scadute, piansi…e ricominciai a pregare. Mia moglie fu fondamentale per questo mio travaglio ed anche lei si sentì pronta per tornare in Cristo.

Certo all’inizio la mia fede vacillava un po’, non mi sentivo pronto a credere subito a tutto, allora una notte andando sotto la doccia con un dubbio importante nella testa chiesi alla Madonna di farmi trovare la luce accesa nel corridoio qualora la mia interpretazione fosse stata giusta. Feci la doccia, dissi le mie preghiere prima di coricarmi ed uscendo dal bagno, nel buio della casa la coda dell’occhio non poté non notare che di là nel corridoio c’era La Luce accesa. Oggi mia moglie ed io facciamo dire il Padre Nostro anche al nostro figlio più grande che ha 8 anni, per il secondo di 3 dovremo aspettare. Frequentiamo un gruppo di preghiera conosciuto in un modo così rocambolesco che può solo avere del divino, che si chiama “Ama il prossimo tuo come te stesso” dove oltre a sentirci bene nella preghiera collettiva, condividiamo i segni divini che ognuno nella sua vita riceve, e ce ne sono, lei lo sa. Sovente anche le forze del male fanno la loro comparsa ai nostri incontri domenicali, ma la fede nel cuore ed il Padre Nostro sulla bocca sono un rimedio universale per tutto.

 

Da quel lontano novembre tante cose sono cambiate, e piano piano ho iniziato ad avvertire la Risonanza Universale di cui lei parla.

Per essere concreto vorrei citarle alcuni fatti realmente accaduti: ... cut

 

Queste sono le “macro” che più ricordo, poi ci sono le micro che sono quasi giornaliere, coincidenze che non lo sono, inviti a stare nel bene e nel giusto.

Ha ragione lei, quando scrive che i nostri occhi non sono oramai più in grado di vedere la verità delle cose, (per noi la morte è sempre un fatto brutto, come scrive lei) e dobbiamo sforzarci di cercare la connessione con il tutto, che è questa energia adimensionale, che è Dio, l’eternità, credo.

 

E così, gira gira, alla fine, sono arrivato al punto che più mi duole, la mia inadeguatezza agli eventi che “vedo”.

 

Le ho già scritto che cerco di stare molto vicino ad un amico in ospedale.

 

Egli secondo i medici ha oramai esaurito le proprie risorse, un passato recente da dipendente dalla droga, una riabilitazione alla vita normale, agli affetti, al lavoro, completa ma troppo breve, e poi una profonda ricaduta nell’alcool, che in 6 mesi lo ha trascinato all’ospedale, anzi in ospedale ce l’ho trascinato dato che lui oramai a casa viveva quasi da agonizzante senza possibilità alcuna di riuscire a fare diversamente. Sabato notte passato, appena terminato il mio lavoro, sono andato a dormire giù in ospedale vicino a lui, la mattina abbiamo fatto colazione insieme, gli ho tenuto la flebo mentre si lavava, poi mi ha passato un asciugamano pulito quando mi sono lavato io. L’ho accompagnato a fumare e abbiamo scherzato come scioccamente si fa con gli amici di una vita.

Però, ero li anche quando i farmaci l’hanno stranito al punto da strapparsi via l’ago con conseguente principio di emorragia, ero lì quando maltrattava i familiari perché a suo dire troppo appiccicosi quando non serve e troppo assenti quando necessari, ero lì quando è sceso in strada con le ciabatte ed il pigiama a cercare “da bere” in giro per la città, ero li quando malediva l’Onnipotente di tenerlo ancora in quel letto, né vivo né morto. Stanotte ci torno da "Adalgiso...", come altre notti ho fatto, e come ho fatto quasi tutti i giorni finora.

 

Ma a tutto ciò mi sento inadeguato.

 

Se poi penso anche che lo so, io, che morirà, perché l’ho già pianto defunto lunedì scorso perché così l’ho “visto”; e perché oramai per lui prego solo affinché abbia un felice ricongiungimento col regno dei cieli perché dopo ciò che ho “visto” non oso chiedere di più.

 

Quindi mi chiedo se è necessario che "Adalgiso...." alieni così la sua esistenza, e quale lezione debba io imparare nel fargli compagnia, visto che nessun altro amico lo fa. Gli altri amici lo ritengono poco meritevole di conforto perché secondo loro se l’è cercate, ed io a forza di insistere con tutti, ho rimediato per lui solo poche fugaci visite.

 

Perché le ho voluto scrivere? Credo io abbia sentito questa necessità per confermarmi di non essere uno svalvolato. Capirà, fino a poco tempo fa mi consideravo più ateo che agnostico, quindi ho ancora bisogno di rafforzare di tanto in tanto il mio credo, ma non cerco miracoli da osservare o analizzare (io ho avuto La Luce accesa! cosa di più!) ma mi faranno piacere, così come me ne ha fatto leggerla finora sig. Delle Curti, e tanto mi saranno utili, le parole di una persona più “sintonizzata di me”. D'altronde se ho "sentito" il suo richiamo qualcuno il perchè lo deve sapere.

 

Grazie sig. Delle Curti di avermi letto fin qui, le sarò sembrato eccessivamente prolisso ma come lei insegna, certi argomenti, a parlarne, scivolano con scioltezza, e poi, ho ancora nella mente le sue bellissime parole al telefono “e allora scriva ”.

 

Grazie, grazie tanto, e a presto se vorrà.

 

 

----- Original Message -----
From: roberto delle curti
To: simone basili
Sent: Monday, April 22, 2013 8:49 PM
Subject: Re:  - un amico sta morendo: conoscenza ed inadeguatezza

 
ciao Simone
 
ciao
 
oggi mentre tornavo in auto da una gita di 3 giorni con mia moglie tra cui Massa - ad una Messa di guarigione di Don Beppino Cò - www.padrebeppino.it ), ascoltavo con molto interesse il discorso di Napolitano alle camere.
 
Io sono apolitico, non ho votato e non sostengo Napolitano. Perche' te ne parlo? Perche' il sentire una persona di 88 anni che si emoziona nonostante stia tirando una grande predica ai forsennati che si sono scannati fino ad un'ora prima in parlamento (nessuno escluso), e poi ipocritamente lo applaudivano, davvero mi ha dato da pensare. E le parole piu' importanti sono state (per me): "voi non dovete pensare di potervi auto discolparvi" (o auto giustificarvi -il senso era questo).
 
Se il monito di aver fatto del male al popolo italiano (i partiti che giocano in parlamento sulla pelle delle persone che attendono speranza e soluzioni), arriva dal presidente della repubblica che frusta (con bellissime parole, ma non certamente meno pesanti ed incalzanti), gli stessi che dovrebbero essere di esempio al popolo, be' c'e' da pensarci bene. Come minimo rifletterci sopra.

 

Il "dove andremo a finire" e' la domanda minima. Ma qualsiasi soluzione sara' adottata, non cambiera' ne' l'italia, ne' i mercati, ne' i partiti, ne' la politica semplicemente perche' manca una cosa fondamentale:

Salve o Regina madre di Misericordia, VITA e DOLCEZZA e SPERANZA nostra. A te ricorriamo ESULI "figli di EVA", a te sospiriamo gementi e piangenti in QUESTA VALLE di LACRIME. Perche' questo EDEN, un falso paradiso fatto di scatolette piatte tecnologiche, altro non e' che una VALLE di LACRIME, ormai senza Dio, aggrappata ad una falsa verita'

 
 

lì, NON c'è più la presenza di DIO

 
Quando Dio viene a mancare nel cuore dell'uomo, ogni sforzo e' INUTILE. Non esiste soluzione, anche se cercata all'inverosimile andando a piangere davanti al vecchio presidente per pregarlo di rimanere. Per la serie: abbiamo litigato, papà, papà p.f. vieni in aiuto. IPOCRITI!!!
 
"Chi segue la legge e' schiavo della legge" (scrive S.Paolo). Solo l'Amore di Cristo incarnato nella propria vita può cambiare se stessi e di conseguenza il resto. Lo stesso vale per le opere che poi si compiono. Le opere senza amore ed umilta' non vengono da DIO. S.Paolo e' chiaro. Lì, di umiltà non ce n'e' proprio e nemmeno amore a quanto pare, se no, non si scannerebbero come han fatto fino ad ora, ed e' pia illusione pensare ad un movimento che vuole farti passare da una schiavitù ad un'altra (tablet, smartphone, pc - rete e telefonini online). La tecnologia UCCIDE. Uccide quando il "sistema automatizato" emette un pagamento da parte di equitalia (vedi i vari suicidi) ed i dipendenti dello stato si lavano le mani come ponzio pilato, ma uccide anche quando la tua libertà e' al servizio dello stesso sistema; la gente, di questo si accorgerà troppo tardi.
 
Lo stesso vale per il tuo amico ammalato. Questo e' uno dei motivi per cui il tuo amico ammalato e' ancora qui. Perche' deve comprendere questo:
 

Quando Dio viene a mancare nel cuore dell'uomo, ogni sforzo e' INUTILE, anche quello di cercare di morire.

 
Una cosa puoi fare per lui: aiutarlo a salvarsi dalla dannazione eterna.
 
La sua salvezza, passa attraverso la SUA CONVERSIONE, che avviene attraverso la tua appena iniziata. Fino a che maledira' Dio, Dio lo lascerà qui, per dargli la possibilità di SALVARSI. Se lo portasse via da quel luogo facendolo morire, (dandogli la possibilita' di morire), sarebbe nella dannazione eterna. E dato che Dio ci ama immensamente, DIo, attendera' fino a che lui non si sia AUTO SALVATO, CONVERTENDOSI. Questo e' anche uno dei motivi per cui la gente non comprende come mai i "cattivi" vivano piu' a lungo. Vivere a lungo, mica sempre e' un premio.
 
Tu hai il compito di fargli comprendere che così e'. Che DIO lo AMA così tanto da volerlo SALVO per l'ETERNITA' e non solo dal male fisico. Lui dice bene che il corpo non ha molta importanza. Oggi ne comprende il significato, ma il corpo non e' solo, ma esiste una mente dietro, uno spirito, che DEVE VENIRE FUORI, perche' e' quello che vive in eterno.
 
Quello che cerca lui ora e' la salvezza da una condizione corporale. Da cio' che capisco, una sorta di eutanasia per finirla con tutto cio' che ha fatto. Ma non funziona così.
 
Per poter uscire da questa situazione ha la necessita' di CAPIRE gli ERRORI, ammetterli a se STESSO, e quindi entrare nella capacita' di PERDONARE SE STESSO. Il primo perdono parte da lui verso se stesso. Poi verso gli altri e dagli altri a cui ha fatto del male.
 
La dipendenza TOSSICA, e' quella di NON COMPRENDERE che esiste QUALCUNO che ti ama, per cui la cosa normale e' non essere mai contento di cio' che gli altri gli offrono. Così, i genitori che arrivano al momento inopportuno diventano troppo appiccicosi, e se non ci sono quando servono, che genitori sono? Questa e' una posizione classica del tossicodipendente: vedere solo se stesso e non le esigenze altrui. Devi aiutarlo ad uscire da questo empasse. L'unica persona che puo' aiutarlo ora, e' LUI STESSO. Gli altri possono solo dargli una mano per comprendere.
 
E deve comprendere che NON E' SOLO.
 
Il Padre Eterno e' sempre pronto ad accoglierci a braccia aperte, prima perdonandoci quando si e' in vita, e poi accogliendoci quando si va da LUI.
 
La differenza tra la legge e l'amore e' che la legge NON PREVEDE il PERDONO, non prevede la MISERICORDIA. Nessuna religione prevede il perdono. Solo il CRISTIANESIMO, ed infatti, CRISTO non e' una RELIGIONE, ma e' DIO che viene da noi, ci chiama per nome  e ci dice: AMICO, TI AMO. E Dio che viene da noi attraverso suo Figlio che esiste dal PRINCIPIO e si rivela, rivelandoci CHI e' il PADRE.
 
E ti dice:
 
Amo te che ti chiami Adalgiso..., e per fartelo comprendere finisco per amarti fino a finire in croce, piuttosto che non essere coerente e fare guerra ai romani come pensavano di fare gli ZELOTI, ma come pensano ancora oggi i ns. partiti l'un contro l'altro armato per la "presa del potere".
 
Amo te Adalgiso..., anche se non ti sei mai accorto che ero sempre al tuo fianco, bastava che tu mi chiamassi, ma per il mio grande amore, non ti ho mai imposto nulla. Ti ho lasciato fare le tue scelte, affinché tu potessi capire cosa fosse la vita: QUELLA VERA.
 
Perche' e' solo SBAGLIANDO che si impara. E' solo rimanendo SOLO che si comprendere che cosa significa avere un amico. E tu ora sei SUO AMICO.
 
Dio e' MISERICORDIA.
 
questo concetto devi esprimergli: ad avere misericordia verso se stesso, e automaticamente Dio ne avra' verso di lui. Una misericordia immensa pero'.
 
Poi dopo questo passo potra' anche andarsene da qui in vera PACE.
 
Questo mi sembra sia il tuo compito ora, oltre a quello di crescere in questo amore infinito che Dio ti trasmette attraverso Cristo, per diffonderlo all'interno della tua famiglia. Hai fatto bene ad inviare la foto. Vedersi e' sapere che si ESISTE, ed e' cosa doverosa e salutare.
 
Non dare mai nulla per scontato. Insegna anche al tuo più piccolo di 3 anni il "Padre nostro". Mia figlia Erica a 3 anni, sapeva leggere e scrivere anche parole di 12-14 lettere, ma non da sole, ma frasi complete ed in modo corretto e corrente, mica sillabando. Conosceva tutti i pianeti del sistema solare e tutti i satelliti dei pianeti (non li conosce nemmeno il prof di scienze del liceo). A 18 mesi conosceva tutte le lettere dell'alfabeto sia le minuscole che le maiuscole. A 2 anni sapeva tutte le fiabe a memoria, ascoltava la cassetta registrata e seguiva sul libro la storia leggendo ed imparando e ce le raccontava.
 
Le capacita' che Dio ci ha dato sono infinite.
 
Non avere paura di affrontare cio' che devi, e non preoccupartene nemmeno. Le cose vanno come Dio vuole, non come NOI VOGLIAMO. La cosa importante e' dire sempre:
 
"bene, caro Padre, ed ora fammi comprendere cio' che devo fare, perche' qui, se non intervieni tu, io mi sento perso, e faccio qualche stupidata".
 
ed allora i segni arrivano, arrivano ed arrivano, e non finiscono mai di arrivare.
 
La Madonna ci segue così sempre, pure lei, e' la nostra avvocata. Io la prego tutti i giorni. S.Rosario nel santuario qui vicino.
 
Un mese fa, per la prima volta mi e' saltato il computer portatile che utilizzo. Avevo dovuto scaricare un antivirus (AVG), per ricaricarne un altro (AVIRA), e la cosa gia' tempo addietro mi aveva fatto scherzi da paura, quando proprio avevo risposto ad un "mezzo assatanato del PROPRIO IO", che avevo alla fine lasciato perdere. Poi un bel giorno di poco tempo fa, mentre aggiornavo quello di mia moglie, ho preso coraggio e devo dire che sono riuscito nell'intento, dopo circa mezz'ora, esce la finestra che ti dice: tutto ok, ma per terminare la procedura di aggiornamento ora devi riavviare il pc. RIAVVIA?---> OK. Esegue la procedura di chiusura. Tutto Ok, scarica tutti i programmi, si spegne automaticamente, ma.....
 
non si riaccende.
 
Lo guardo (il monitor), stralunato e gli dico (al pc): " si vabbe' ed adesso cosa vuoi da me?"
 
nulla, non riparte.
attendo fiducioso. NON RIPARTE.
 
Lo riaccendo con il tasto. NULLA di fatto. non riparte piu'. Stacco l'alimentazione, la ricollego. Schiaccio il pulsante. Nulla MORTO. Le batterie non erano inserite, per cui doveva ripartire, non era in una condizione strana.
 
MORTO
MORTO
MORTO
 
ristacco la spina, attendo un po', e la riconnetto.
 
Premo il pulsante di accensione e nulla. il monitor rimane sempre NERO completo con la solita righina bianca in alto a sinistra come tutte le volte precedenti quando reinserivo la spina e tentavo la riaccensione.
 
Bene dico io, ed ora? ma manco il Boot mi fa piu'. andato. righina ferma in alto a sinistra, Hard disk che non da' segni di nulla. nulla si muove. fermo così per del tempo, passano minuti. intanto cerco se ho un manuale, i DVD di ripristino.. ma a che servirebbero? non trovo nulla...
 
poi mentre cerco ancora, ma senza preoccuparmi più di tanto, dico:
 
"Madonnina mia, solo tu puoi farlo ripartire", mentre pronuncio le ultime sillabe della parola RI-PAR-TI-RE, giro la testa verso il monitor e con la coda dell'occhio, PAMMMMMMMMM!!!!
 
riparte. fa il boot e carica tutto. e funziona.
 
io lo guardo (brividi freddi nella schiena) e dico:
 
DIO MIO, MADONNA MIA. GRAZIE. Era morto, ed e' risuscitato.
 
ed e' per questo che alla fine delle e-mail ora si trova scritto:
 
questa e-mail proviene da un pc protetto dalla Regina della Pace
 
 
bene ora vado, manda un abbraccio ed un bacio a tua moglie ed ai tuoi piccoli da parte mia, preghero' anche per voi, mentre per il tuo amico, puoi fare molto di piu' tu da lì che lo vedi. E quando lo vedrai, digli che esiste un modo facile per capire che DIO ESISTE ed e' ETERNO.
 
Portagli una scatola possibilmente CUBICA, non troppo grande, chiusa. prima ci metti tanti sassolini, piccoli. gliela mostri sostenendola con la mano destra.
 
poi la apri da sopra e gli dici:
 
- guarda dentro ci sono dei sassolini. Se li muovo, si muovono, se ne tolgo uno, il sassolino esce dalla scatola, se non lo tolgo rimane dentro. e così tutti gli altri. I sassolini non possono uscire se io non DECIDO di toglierli. E la scatola solo io posso aprirla. I sassolini, senza di me non possono fare nulla.
 
- la scatola l'ho scelta io.
 
- quando decidero' buttero' sia la scatola che i sassolini.
 
alche' gli spiegherai che:
 
1 - chi ha costruito la scatola NON SONO i SASSOLINI, ma TU
 
2 - chi toglie i sassolini dalla scatola NON SONO i SASSOLINI STESSI, ma TU
 
3 - digli che la SCATOLA e' l'UNIVERSO in cui noi viviamo, che i sassolini siamo noi, e che chi tiene la scatola in mano e' DIO, che ha la possibilita' di costruire la scatola, usare la scatola, metterci i sassolini e toglierli quando vuole.
 
Noi viviamo nella scatola, Dio invece la sostiene da fuori, ma non lo vediamo perche' la scatola NON E' trasparente. Dio e' grande e sta fuori, la scatola e' piccola e ha delle dimensioni.
 
Basta immaginare di essere fuori dalla SCATOLA invece che dentro la SCATOLA e che stando fuori si puo' vedere cio' che c'e' dentro, perche' da fuori si puo' alzare il coperchio per iniziare a comprendere perche' noi viviamo le dimensioni e il tempo, mentre chi e' fuori non viene toccato da questa limitazione.
 
Poi lasciagli la scatola sul suo comodino, perche' continui a vederla. Capira' che se vuole uscire dalla scatola deve comprendere che c'e' QUALCUNO da FUORI che GUARDA la SCATOLA e puo' tirarlo fuori.
 
ma la cosa che deve capire e' che i sassolini parlano, quando la scatola viene scossa. fanno casino. tanto casino, perche' si sentono SCOSSI. E quando si sentono scossi e' come se avessero paura, e' come se CHIEDESSERO qualcosa.
 
E per poter uscire bisogna avere il CORAGGIO di CHIEDERE, l'UMILTA' di CHIEDERE:
 
CHIEDERE PERDONO.
 
diglielo.
 
ciao
roberto
 
p.s. 1 Signore, quando ti abbiamo visto ...malato, carcerato? chi avra' fatto questo anche al piu' piccolo dei miei fratelli lo avra' fatto a me. [Mt 25, 38-40]

p.s. 2 Davanti alle situazioni forti o deboli, siamo sempre inadeguati, basta saperlo che solo Dio basta.

p.s. 3 non chiamarmi Sig. Delle Curti :-)

 
questa e-mail proviene da un pc protetto dalla Regina della Pace

 

La nostra scatola dei sassolini

 

----- Original Message -----
From: simone basili
To: roberto delle curti
Sent: Monday, April 29, 2013 5:42 PM
Subject: sono un sassolino consapevole, perciò felice
 

Salve Sig. Roberto (mi ha autorizzato lei, giusto?) e buongiorno.

 

La sua risposta mi ha fatto molto gioire; è stata per alcuni giorni la catalizzatrice dei miei ritagli di lavoro. Ne ho gradito la gentilezza del tono, l’estrema consapevolezza da lei ben maneggiata, e mi permetta di dire…irradiata, ma anche l’accorato appello alla salvezza spirituale di un uomo (forse 2 con me). Sono stato anche contento che abbia gradito le foto, e che abbia voluto dedicare noi un po’ della sua “risonanza”, mia moglie ed io davvero ringraziamo.

 

Ho riletto diverse volte la sua mail per appropriarmi quanto più possibile del suo insegnamento di misericordia, sentimento assai raro, anche in me non glielo nego, sentimento che però ha ispirato già molte mie preghiere, specie quelle recitate quando proprio vedi nero, ed il nodo oltre che alla gola stringe forte anche al basso ventre. E qualche lacrima, di dolore o di rabbia esce fuori.

 

Lei sa già che quasi tutti i giorni vado a trovare Adalgiso....., ebbene nelle 4/5 visite che gli ho fatto in questa ultima settimana ho provato a tastare il suo polso “spirituale”. Ovviamente essendo noi amici da sempre, sapevo già da dove partivo, conosco il pensiero religioso di questo mio amico. Le sue convinzioni sono simili a quelle che avevo io, a me i segni sono arrivati, tanti forti ed inequivocabili, quindi mi sono detto.” vuoi vedere che anche per lui sarà maggiore lo sforzo di provare a credere, provare ad avere fede, provare ad affidarsi al Padre Celeste, anziché poi vederlo, sentirne il calore e la guida? Perché sa sig. Roberto tra noi “ex- giovanotti” dopo tanti anni passati a fare i duri, si instaura una qualche specie di vergogna che ci fa sembrare deplorevole tornare sui nostri passi e farci aiutare, e tanto più si conosce chi ci vuole aiutare, tanto più con ritrosia se ne nega la necessità, mi capisce vero? Inoltre non volevo che Adalgiso.... pensasse ad una specie di estrema unzione, né volevo trasformare le mie visite in qualcosa di pesante da sopportare per lui.

In fin dei conti potrebbe sempre rispondermi “ma da quale pulpito?!?!”

 

Comunque ne ho fatto una missione, forte del rapporto speciale che ci unisce, e consapevole che da parecchio Adalgiso... mi riserva una corsia preferenziale verso la sua persona, ho iniziato a chiedergli se si fosse fatto un’idea del perché, in maniera inspiegabile per i dottori, la sua cartella clinica avesse oramai da più di 40 giorni alti e bassi con una situazione mediamente ristagnante nel nulla, principalmente grave ma stazionaria, immobile direi.

 

Quando lo vado a trovare sovente lo accompagno a fumare una sigaretta; oltre la sala tv ci sono le porte di emergenza che danno sulle scale antincendio ed in quel mezzo androne che il pianerottolo esterno forma con quello superiore, tra la rampa di ferro che sale dal basso e quella che scende dall’alto, c’è la “saletta fumatori” coi bicchierini di carta a fare da posacenere per scoraggiare il tiro del mozzicone sul parcheggio. Solitamente siamo soli in quel punto, e dato che spesso tiro io fuori dal suo cassetto il rosario per utilizzarlo e poi glielo lascio in vista e già tante volte abbiamo parlato della cappella che è sempre aperta ma che solo 1 volta ha voluto visitare con me, avevo pensato di riservare per tale argomentazioni questo tipo di riserbo. Quando fuma inoltre, essendo lui alto circa 1,90 e sentendosi un po’ appesantito dal gonfiore addominale, si appoggia con i gomiti sul davanzale, così che io riesco a massaggiargli la schiena con l’idea di sciogliergli qualche muscolo intorpidito dalla degenza, ma anche con la speranza di sottolineare la mia “vicinanza” a lui. Solitamente gradisce e guardiamo i tetti. Certo che se invece ha avuto poche gocce di valium nell’ultima flebo, o se magari il nuovo compagno di camerata gli piace poco, resta un po’ più irascibile.

 

Alla domanda del perché secondo lui tutto fosse così terribilmente stazionario, non ha saputo rispondere, così io ho trovato terreno fertile per raccontargli nuovamente della mia ritrovata fede in un cammino che ha davvero del miracoloso, dove spariscono le paure o per lo meno si attenuano di moltissimo, e che inevitabilmente avrebbe dovuto intraprendere anche lui. Beh… era d’accordo con me nel sostenere che senza le idee chiare non si andasse da nessuna parte ( nessun vento è buono per il nocchiere che non sa da quale parte girare le vele, disse Seneca).

Gli ho chiesto cosa desiderasse per se, se comprendeva a pieno il trascorrere dei giorni, lo sciuparsi del suo corpo, e forse lo sbiadimento dei suoi desideri.

Gli ho chiesto se in cuor suo fosse stufo di tornare alla vita normale, alle amicizie chiassose e deludenti che tante volte lo avevano fatto soffrire, me lo confidava, alle ruffiane strategie lavorative che lui tanto odiava, o se invece avesse deciso di tirare i remi in barca, di “ricongiungersi”.

E certo che per ricongiungersi avrebbe dovuto credere in Qualcuno che lo stesse aspettando e che lo rivolesse a se.

 

Gli ultimo giorni sono passati così, parlando a queste profondità, sferzando i discorsi con scemenze tipiche dei maschi in complicità, ed io sempre a chiedermi : “mi capirà veramente, sarò stato efficace con queste parole, la scatolina coi sassi quando me la porto?”.

 

Lo scorso sabato notte non sono andato a dormire in ospedale per farli compagnia ai suoi numerosi risvegli notturni, sul reparto del 4° piano, questo amico che ”non saprà dove dormire” così mi hanno ribattezzato nel corridoio, oramai lo hanno avvistato in molti e quindi non mi fanno più entrare se arrivo a notte fonda. Non sono riuscito a far passare il sentimento di fratellanza che mi spingeva a rinunciare una notte alla settimana al mio lettone comodo per una sdraio pieghevole da campeggio, strano che nessuna infermiera abbia potuto o voluto capire. In conseguenza di questo ho quindi pattuito con "Adalgiso..." che avrebbe pagato lui la colazione, se fossi andato da lui domenica mattina, ma presto! disse lui. Fatto.

Dopo i saluti, la prima flebo già finita, la prima manciata di pillole e pasticche già ingoiata (ne ho contate velocemente 7), misurata la febbre e rifatto il letto dalle assistenti, siamo scesi al bar dell’ospedale per il nostro cappuccino e cornetto.

 

La sigaretta quaggiù la fumiamo sempre fuori con la prima aria del mattino (fuma solo lui ma la compagnia affiatata che gli faccio è la stessa che se accendessi con lui).

 

FOTO

 

Io c’ero già passato al bar ed avevo chiesto di tenermi un sacchettino con dentro la scatola dei sassolini. Così mentre lui si lamenta della pietra fredda sotto il sedere, io gli “apparecchio” la scatolina e seguendo le sue istruzioni sig. Roberto, lo sottopongo al discorso/ragionamento cognitivo, non prima di avere recitato il suo insegnamento”Buon Dio adesso guidami tu altrimenti io faccio qualche stupidata”.

Così inizio, scatola nella mano destra, fumo della sua sigaretta in faccia quasi fosse incenso e voce un filino tremante per la tensione, la mia.

Mi segue prima solo con gli occhi, poi lo vedo che inizia a partecipare e allora un paio di cosette le ripeto, mentre parliamo intuisco che si sta chiedendo come e dove io abbia imparato queste cose, però fortunatamente sento anche che c’è, sta con me. Calco la mano sul fatto che finché lui non vorrà ritrovare la fede non potrà neanche decidere di andarsene o di restare; se invece troverà il coraggio di chiedere perdono a Dio, di cercare un colloquio con Lui, Egli gli farà capire se resterà con noi o se lascerà questa dimensione, e lui sarà finalmente in pace.

Forse la pace celeste che ho visto io, ma questo non gliel’ho detto.

 

Prima di risalire gli chiedo se posso scattare alcune foto, strabuzza gli occhi, ma di no non me lo dice.

Risaliamo, breve passeggiata sul corridoio perché si affatica ancora abbastanza, poi sul letto a guardare fuori dalla finestra la città svegliarsi (sono quasi le 8.00). Trovo il posto per la mia scatolina per lui sul comodino e lo guardo addormentarsi piano piano.

Per le visite delle 9.30 lo svegliano e mi chiedono di uscire, quindi gli dico che torno a casa, mi ringrazia e mi saluta, io lo abbraccio, gli tiro il naso, dico “ti voglio bene” e “mi raccomando…”.

“Eh si si!” esclama lui con tono alto ”siamo tutti sassolini”.

 

Grazie Dio di questo ennesimo segno per me.

Grazie Dio di assistere Adalgiso....

Grazie Dio di ridarci sempre una possibilità.

Grazie Dio che le coincidenze non esistono e se ho incontrato lei sig. Roberto, è solo un bene per me, e la mia vita futura.

 

 

 

p.s. Ho visitato il sito di Don Peppino Cò , grazie di avermelo inviato. Tra le sue prossime date, ho letto che dal 3 al 6 ottobre sarà a Fermo, a soli 15 km da me. Lo andrò sicuramente ad ascoltare. Inoltre pensavo che se a lei piacesse, e volesse venire ad ascoltarlo quaggiù “ vicino al mare”, io sarei ben lieto di ospitarla nel mio hotel, lei e la sua famiglia si intende, magari è ancora bel tempo per una sana passeggiata sul bagnasciuga. Inutile dire che per me e la mia famiglia sarebbe una gioia grande conoscerla, oltre che ospitarla.

Beh… ci pensi la prego! E ancora grazie belle buone parole che tanto mi hanno ispirato.

 

La nostra scatola coi sassolini

 

----- Original Message -----
From: rdc
To: SImone BAsili
Sent: Wednesday, May 01, 2013 9:49 PM
Subject: le pietre gridano al cielo

 
ciao
 
vi spero bene tutti quanti.
 
quando dicevo: "non chiamarmi SIG. Delle Curti", intendevo che il Sig.NORE e' uno solo... in linea generale va omesso..
 
basta il nome. il resto viene da se'.
 
be' superata la linea di demarcazione direi che ti ringrazio per l'invito, davvero ti ringrazio. Terro' presente. Solo le montagne non si incontrano.
 
Preferisco pero' pensare voi ad una messa di Don Beppino, che non me da quelle parti. Difficile che arrivi di nuovo fin lì.
 
Ricordiamoci sempre che non siamo noi che convertiamo gli altri, ma che i miracoli li fa solo il Padre Eterno per mezzo di Gesù Cristo che ha mandato tra noi.
 
E' Lui che ormai vive in noi. Il resto e' nullita' o vanita'.
 
Noi siamo servi "inutili". Gli unici che possiamo convertire e': noi stessi.
 
La Regina della Pace dice che l'unica cosa di VERAMENTE NOSTRO di cui "possiamo vantarci" (tra virgolette) e' il PECCATO. il che e' tutto dire.
 
Siamo delle nullita'.
 
Lo siamo perche' non ci rendiamo conto che abbiamo costruito una societa' che si basa sui CONSUMI, e che non puo' stare in piedi per definizione.
 
Qui ormai parlano tutti di AUMENTARE il LAVORO.
 
Io lo aumenterei anche da domani.
 
Assumo 10 persone
 
produco 10 amplificatori al giorno e poi li porto a ROMA dalla CAMUSSO, da Cofferati, dal premier e chiedo loro di venderli, e di preoccuparsi SOLO di questo ed io produco il doppio il giorno dopo e assumo altre persone.
 
poi gli dico di vendere anche il parco auto che la FIAT ha fermo a magazzino.
 
e' facile produrre
 
ma non e' facile vendere.
 
ma noi NON DOBBIAMO VENDERE, perche' se per vendere dobbiamo farci le intruppate mentali, farci venire lo stress per COME fare, chi FREGARE, chi sorpassare, chi riuscire a raggirare con il "libero mercato" che libero non e', dato che ormai e' tutto corrotto, oppure con la LEGALE CONCORRENZA, che legale non e' piu' se la CINA produce a 10 volte in meno il nostro prezzo... ebbene
 
se queste sono le condizioni allora direi che:
 
1 - non e' vita
2 - il sistema e' errato
3 - si illude la gente
4 - siamo finiti
5 - ma si dai, basta un bel concertone a Roma al 1° Maggio e ci diciamo che comunque siamo bravi, basta una che dal palco ricorda il carabiniere che sta sulla soglia tra la vita e la morte o un bel talk show televisivo dove si prospettano tutte le possibilita' con infinite sfumature su COME il nuovo premier riuscira' a tirare avanti per 18 mesi, basta una birra al bar la sera dopo il lavoro (per chi ancora ce l'ha), basta un telefonino nuovo, basta un sito online a cui scrivere un po' di stupidaggini con face book o twitter (ehh gia', ormai tutti fan così, significhera' che serve a qualcosa), ma poi arriva la delusione, ci si sente schiavi di un sistema che non da' nessuna soddisfazione e che ti succhia tutte le risorse sia mentali che finanziarie, oltre che il tempo.. ed allora..... la gente si droga, gioca ai videopoker, spara sui carabinieri, ruba, si suicida, va fuori di testa ecc.. perche' le ASPETTATIVE sono sfumate.
 
quali aspettative?
 
gia', quali?
 
qualcuno ci ha promesso qualcosa? no, forse no, forse credevamo tutti che questo e' il SISTEMA GIUSTO, che oggi invece sappiamo che giusto non e'.
 
ne paghiamo tutti le doverose conseguenze, anche quella di pensare che la soluzione esista.
 
manca qualcosa qui. accidenti se manca qualcosa.
 
la soluzione così come ce la si prospetta, NON C'E'. e' pia illusione.
 
bene, e davanti a cio' che facciamo?
 
non sto a farti le menate su come si possa fare. una cosa pero' e' certa: la soluzione esiste. io ce l'ho, ma non e' attuabile se la gente non cambia la testa, ed allora l'unica cosa che rimane e':
 
PREGARE
PREGARE
PREGARE
 
PREGA
PREGA
PREGA
 
prega il Padre Eterno affinche' ci faccia capire ed assimilare bene che siamo finiti così, solo perche' non lo abbiamo mai ascoltato. perche' non abbiamo fatto come Cristo ci ha insegnato.
 
Ed allora possiamo comprendere perche' Adalgiso. oggi NON HA una speranza nel cuore, perche' si trascina e perche' vorrebbe che tutto finisse.
 
Ci sono vite che spengono prima lo SPIRITO e SOLO DOPO il corpo. Brutta cosa.
 
Ora Adalgiso... deve solo comprendere che le sue aspettative nella vita, erano SBAGLIATE, non tanto perche' ha sbagliato LUI, certo anche, ma perche' siamo stati IMBROGLIATI dal NOSTRO PECCATO (satana sempre presente: tu puoi fare tutto da te, possiamo creare una societa' che ti da' tutto cio' che vuoi - tutto intorno a te con un bel TELEFONINO CIBERNETICO ecc), e cioe':
 
pensare di poter costruire una VITA SENZA DIO, solo da noi. E così, RIMANIAMO SOLI (per scelta).
 
Ora ne paghiamo le conseguenze, ma questa non e' una cosa NEGATIVA, ma positivissima, perche' recuperiamo il SENSO di DIO, quello che non abbiamo mai avuto.
 
Gesù, dopo la resurrezione, dice alle donne di riportare ai discepoli che Lui li aspetta in GALILEA. Perche' in Galilea? perche' era l'INIZIO, da dove tutto e' partito. Ergo: non avete capito nulla, si riparte da capo, dal PRINCIPIO, da dove mi avevate incontrato, perche' dovete COMPRENDERE cio' che non potevate comprendere.
 
solo facendo l'esperienza si comprende. dai libri non si comprende nulla.
 
Solo così poi Pietro non lo rinneghera' piu' 3 volte e finira' per fare miracoli e per essere crocifisso a testa in giu' a Roma.
 
Dì ad Adalgiso... che iniziare una nuova vita si puo'. Deve dimenticare le ASPETTATIVE che aveva nella vita, deve capire che abbiamo sbagliato tutto e che bisogna rifare tutto da capo.
 
Digli che siamo sì tutti sassolini, ma quelli che hanno il RESPIRO sono quelli che credono in Dio. Ed il RESPIRO e' la VITA, la VITA NUOVA.
 
Tutti gi altri invece sono MORTI, nel loro peccato. e sono i sassolini che NON RESPIRANO
 
Vi dico che se questi taceranno, le pietre grideranno (Luca 19)

ciao a presto

r

 

L'amico che stava per morire? Miracolato! Il primario non se lo spiega (18-5-2013)

 

----- Original Message -----
From: XY
To: roberto delle curti
Sent: Friday, May 24, 2013 12:15 AM
Subject: l'amico che stava morendo: il Primario Dottor Santori dice alla sua equipe" E' un miracolo ragazzi, non si spiega altrimenti, è guarito e non sappiamo perchè, meglio così"

Ciao Roberto, grazie di avermi mandato il link di GLORIA POLO (carbonizzata da un fulmine, morta, ricostruita e "resuscitata" dalla Misericordia di Dio).

Mammamia quante cose da leggere insieme a mia moglie: già il tuo sito ci avrebbe impegnato per qualche mese, e lo farà; poi in questo periodo frequentando poco il nostro gruppo di preghiera per via del mio impegno anche domenicale al lavoro, ci scriviamo e leggiamo on-line dei loro incontri; inoltre nel tentativo di capirci di più in questo marasma mediatico-compulsivo-autoindotto-lobbistico-massonico mi sono comprato un libro che parla sì di economia, ma partendo dalla malattia dello spirito dell'uomo; insomma un gran calderone!

quando si pensa di conoscere tutto, si inizia a capire che non si sa nulla (/rdc/)

E poi...quanti accadimenti tremendi, alluvioni in Italia, cicloni in America, il nuovo Papa che imponendo le mani su quel povero malato in carrozzina, non ha paura di sollevare ( nuove?) riflessioni sull'essenza primordiale dell'equilibrio del nostro universo retto dal Bene, che deve fronteggiare e sempre vincere, il Male.

Meno male che io sono arrivato a necessitare del mio momento di preghiera quotidiano. Se non lo trovo, se non parlo un pò con Dio o con il Cristo o la Madonna, all'interno delle mie preghiere, se non faccio il punto con Loro e non riconfermo la mia connessione all' Intenzione Divina, mi manca!

E poi devo raccontarti, vabè devo...io vorrei farlo sperando ti faccia piacere saperlo, di "Adalgiso...", l'amico che stava per morire ; è uscito sabato scorso dall'ospedale, con le sue gambe, certamente che ha un comò pieno di scatoline di medicine, e ne avrà ancora per 5/7 giorni, ma già oggi l'ho accompagnato a fare i primi controlli, e nonostante i suoi 80kg, che per lui sono pochi ma meglio così che 107 gonfio di liquidi emo-biliari di soli 25 giorni fà, beh tutto sommato sta benino. Ho sentito con le mie orecchie il Primario Dottor Santori dire alla sua equipe" E' un miracolo ragazzi, non si spiega altrimenti, è guarito e non sappiamo perchè, meglio così".

Io lo so il perchè: la tua storia dei sassolini, le nostre preghiere, quelle del mio gruppo di preghiera, la tua Risonanza, l' Intenzione Universale...e quello che si sono detti l'amico "Adalgiso..." e il Padre Eterno.

Questa mail stasera devo chiuderla così, è già mezzanotte e mia moglie mi aspetta a casa. Spero domani di poter scrivere di più, e comunque una cosa voglio anticipartela: a darti del tu non mi trovo troppo a mio agio.

Ciao Roberto, ti voglio bene.

p.s. ma mi fa tanto piacere.

 

rdc> piu' che la mia risonanza come la chiami tu, direi che sono le NOSTRE PREGHIERE. Ho personalmente pregato e pregato per il tuo (nostro) amico "Adalgiso....". Ho visto molti miracoli avvenire intorno a me. Dio protegge sempre i SUOI ed opera meraviglie. Ma come dico a molti: "S.Rosario comunitario tutte le sere al santuario della Madonna degli Orfani", S. Messa non solo alla domenica, ma tutti i giorni e ammissione delle proprie mancanze nella RICONCILIAZIONE con Dio, attraverso Gesù Cristo Dio, che ci attende a braccia aperte nel confessionale.

E' importante ringraziare per tutto cio' che Dio produce intorno a noi.

Visto la testimonianza di GLORIA POLO, niente e nessuno puo' certo dire che le NOSTRE preghiere non arrivino al cielo, specialmente quando sono tante, disinteressate, in diretta comunione con lo Spirito e provenienti da persone e luoghi diversi. Questa sì, diventa una risonanza di BENE molto grande.

Gesù e' la che attende noi tutti, ma prima dobbiamo riparare le nostre colpe, altrimenti la dannazione e' alle porte. La preghiera e' uno dei mezzi. I miracoli poi li fa il Padre Santissimo e Gesù Cristo Dio in persona. E l'amico "Adalgiso." ora ha la possibilita' di farlo, esattamente come GLORIA POLO. Diglielo e fagli leggere cosa capita quando si va di là. Una terza possibilita' al Padre Eterno eviterei di chiederla. Stagli vicino anche da parte mia. Io ci sono.

 

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